Fuggi fuggi dalla lista del Sindaco: manovre di trasformismo
Ad un anno e mezzo dall’insediamento della nuova giunta e del nuovo consiglio comunale, buona parte dei consiglieri di maggioranza hanno già preso le distanze dal Sindaco e dalla sua amministrazione che si sta rivelando ogni giorno sempre più deludente e inconcludente.
Prima l’uscita del gruppo di Verona Domani (Rossi, Zandomeneghi e Paci), la migrazione di Bacciga verso la Lega, ora Maria Fiore Adami e Daniela Drudi a Fratelli d’Italia… il fuggi fuggi dalla lista personale del Sindaco evidenzia la volontà di smarcarsi politicamente da un’amministrazione che non sta mantenendo le aspettative e le speranze suscitate in campagna elettorale, e incapace di fare le scelte di programmazione che la città richiede da anni.
Nella migliore tradizione del trasformismo del centrodestra veronese, le forze che hanno contribuito a questa delusione ora si smarcano per prepararsi a ripresentarsi in forma nuova e come “nuove”.
Ma se domandassimo ai veronesi di elencarsi almeno due opere realizzate dall’amministrazione in questo primo anno e mezzo, in quanti saprebbero rispondere qualcosa?
Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, capogruppo