Autonomia – Salemi: “Ad un anno dal voto siamo ancora a bocca asciutta”

Pubblicato da il 22 Ottobre 2018 0 Commenti
 
La vice-capogruppo del Pd in Consiglio regionale Orietta Salemi interviene sul tema dell’autonomia ad un anno di distanza dal voto referendario del 22 ottobre 2017.
“È passato un anno dal voto del 22 ottobre 2017 e  sul tema dell’autonomia siamo ancora all’anno zero. Infatti oggi, giorno destinato a celebrare in pompa magna il referendum, il Gloria promesso dal Governatore ha le note di un Requiem: requiem per i 9/10 promessi, requiem per la legge delega che doveva portare a una autonomia filata senza ostacoli, requiem per 16 miliardi o più da trattenere in Veneto e invece finiti nel calderone del bilancio dello Stato per coprire reddito di cittadinanza e quota 100. Dunque tante mirabolanti promesse, troppe e troppo poco realistiche.  Zaia ha fatto come il cane di Fedro che per fare l’ingordo e accaparrarsi il troppo ha perso anche il suo boccone di carne: fuor di metafora, perché, come da sempre sosteniamo, il Presidente  non ha difeso con le unghie quanto ottenuto nella pre-intesa con Gentiloni?  Invece che 23 materie su cui tutto è da costruire,  bisognava insistere su poche e fondamentali, ma di forte impatto per il Veneto , tra cui sanità, formazione, politiche del lavoro di fondamentale incidenza sull’agenda politica e sul bilancio regionale. Così oggi si partiva con il trasferimento di quelle competenze e rispettive risorse. Sarebbe stato un buon inizio e in seguito nessuno ci avrebbe più fermato: invece – conclude Salemi – siamo qui ad attendere che il Palazzo Chigi del governo giallo-verde conceda al Veneto udienza, lasciandoci ancora a bocca amara se non asciutta”.