Il Comune di Verona renda fruibile il parco dell’ ex Villa Pollini  E affronti il problema delle case da ultimare di Via Cernisone 

Pubblicato da il 9 Luglio 2018 0 Commenti

Forse pochi sanno che un’ampia porzione del parco, nell’ordine dei 2.500-3.000 metri quadri, della bella Villa Nichesola-Pollini di via Monte Tesoro a San Michele appartiene al Comune di Verona. Si tratta di un ampio triangolo in prevalenza verde situato in ingresso al quartiere tra la parte storica e l’area delle relativamente nuove lottizzazioni in via Olivieri, via Cernisone, via Monte Tesoro e via Confortini, nei pressi della torre Telecom e del nuovo supermercato Rossetto.

Fu proprio nell’ambito di queste lottizzazioni che, ormai molti anni fa, una porzione del parco venne ceduta al Comune come standard urbanistico, ma poi, per svariate ragioni, l’effettiva presa in carico da parte del Comune non venne mai fatta. Attualmente il Parco, con la presenza di molti alberi e quindi ampie zone di ombra, è chiuso da un cancello e da un muro di cinta che di fatto ne impediscono l’utilizzo. Questa area verde, oltre che essere comunale rappresenterebbe un ulteriore posto fruibile soprattutto per una parte del quartiere di San Michele dove non ci sono giardini pubblici accessibili.

Con proposte di emendamento al Bilancio, il Partito Democratico si è fatto carico lo scorso gennaio di chiedere all’Amministrazione Comunale di aprire ai cittadini l’area verde e prima ancora di mettere a disposizione le somme necessarie alla sua sistemazione come panchine, giochi e illuminazione.

Riproponiamo inoltre il problema delle numerose abitazioni in via Cernisone lasciate al grezzo e completate soltanto mano a mano che vengono trovati i compratori. Si tratta di un’operazione commerciale ingiusta nei confronti del quartiere e della collettività che da decenni (le licenze edilizie risalgono agli anni Novanta) subiscono il degrado di una cantiere perennemente aperto. Inoltre gli scheletri delle case possono rappresentare rifugio per sbandati e senza fossa dimora, con conseguenti possibili costi a carico dell’amministrazione per i controlli e interventi.

Dal momento che tale situazione non è determinata da problemi finanziari dell’impresa ma da una strategia commerciale al confine delle regole, chiediamo all’amministrazione un provvedimento in autotutela per obbligare la proprietà a terminare i lavori e mettere a mercato le abitazioni. Comprendiamo il giusto guadagno, non la speculazione edilizia.

Chiediamo dunque che il Comune si occupi della zona a cominciare dalla realizzazione del parco sopracitato da intitolare a “Nichesola-Pollini”.

Consigliere Comunale – Stefano Vallani
Consigliere Circoscrizione VII – Carlo Pozzerle