IL GOVERNO E LE BCC
Nel suo intervento alla Camera del 6 giugno il Presidente Conte ha dichiarato la volontà del Governo di mettere mano alle riforme del credito cooperativo e delle banche popolari.
La riforma delle banche popolari sopra gli 8 miliardi di euro e la trasformazione in Spa è operativa in tutti i suoi aspetti e consiglierei molta, molta prudenza.
Per quanto riguarda la riforma delle BCC ancora da completarsi rimando a quanto dichiarato dal Governatore Visco nella sua recente relazione annuale del 29 maggio 2018:
“Per un settore quale quello del credito cooperativo procedere con operazioni di aggregazione è una necessità urgente.”
Sempre dalla stessa relazione:
“Il coefficiente di solvibilità è cresciuto di due punti percentuali, mentre per il totale del sistema bancario l’aumento è stato di circa 7 punti”
proseguendo
“…oggi le BCC registrano un’incidenza delle esposizioni deteriorate più elevata e un tasso di copertura più basso rispetto alla media del sistema”.
E per finire:
“La riforma in corso di attuazione consentirà alle BCC di continuare a sostenere con efficacia le economie locali anche nel nuovo contesto regolamentare, mantenendo allo stesso tempo lo spirito mutualistico che le contraddistingue.”
Credo sia tutto sufficientemente chiaro e preciso.
Aspettiamo ora di conoscere la posizione concreta del Governo, senza dimenticare che le banche sono imprese private e avventurarsi su questi temi prima di avere le idee chiare e intese acquisite può essere molto pericoloso per i risparmiatori italiani.
On. Gianni Dal Moro