Congresso Si o NO?
Dopo il voto del 4 marzo le dimissioni del segretario Renzi hanno aperto una fase delicata. Lo Statuto prevede che in questi casi l’Assemblea Nazionale può stabilire di eleggere un nuovo segretario o di indire il congresso straordinario che, come è noto, si conclude con le primarie per la scelta del segretario.
L’Assemblea nazionale è stata convocata per il 21 aprile ed attualmente le funzioni di reggenza sono svolte dal vice segretario Martina.
Sono convinto che serva un congresso e non l’elezione di un segretario.
La sconfitta elettorale e gli appuntamenti che abbiamo di fronte ci pongono in una condizione nuova rispetto al passato.
La prima ha fatto emergere criticità e motivazioni che è necessario approfondire con scrupolo e con tutto il tempo necessario, i secondi impongono scelte che vanno ampiamente condivise.
Entrambe non possono essere superate con l’elezione di un segretario in un’unica Assemblea. Siamo in una fase in cui tutto il corpo militante deve essere coinvolto per trovare non solo una sintesi accettabile tra tutti, ma per rinnovare le motivazioni per consentire di proseguire l’impegno.
Se la partita aperta con il voto si chiudesse già il 21 aprile, rischiamo di non cogliere l’esigenza di partecipazione che ognuno di noi avverte pressantemente.
Non possiamo commettere l’errore di superare tutto in così poco tempo, sembrerebbe un colpo di spugna ed un accordo di palazzo.
Serve, invece, un lungo cammino di riflessione, aperto, partecipato, in modo che tutti si sentano pienamente coinvolti nel dire la propria.
Personalmente, lo sto facendo con e mail, telefonate, incontri e sto percependo la volontà di esserci. Sono molto rincuorato di questo e sono convinto che il Partito debba farsi carico di questa ampia aspettativa.
L’Assemblea indica il congresso e dia così avvio a tutto quello che conosciamo, agli incontri, agli scontri, ai confronti, in modo da individuare la sintesi, eleggere il segretario e ripartire in una condizione di riqualificata convinzione. Serve, pero, anche cambiare una regola: il segretario deve essere eletto con primarie riservate agli iscritti e non a chiunque.
Va ringraziato il segretario reggente per l’impegno profuso, ma non possiamo restare in questo limbo per tanto tempo ancora.
Lo dobbiamo a tutti noi ed al Paese.