Fiera: sviluppo sì, ma quante indecisioni ancora!
Alla necessaria trasformazione dell’ente fieristico in società per azioni arriviamo purtroppo buoni ultimi, senza una strategia chiara e in un contesto, per essere buoni, confuso: Padova guarda alla Francia, Vicenza guarda a Rimini… quasi che la Regione non avesse alcun ruolo di regia e coordinamento nel sistema fieristico Veneto.
Ma sono anche altri i dubbi su questa, pur necessaria, operazione: come e con chi si svolgerà l’entrata sul libero mercato della nostra fiera? Il pubblico manterrà il patrimonio mentre aprirà ai privati la società di gestione al fine di accrescere la presenza nelle manifestazioni? Popolare di Vicenza e Cattolica saranno ancora soci? Cosa farà la Provincia di Verona? A quali mercati ci rivolgeremo, oltre a quello cinese? Al momento ciò che è dato ufficialmente sapere del piano industriale è troppo poco. E’ chiaro che occorreranno forti patti parasociali di sindacato per tutelare la partecipazione pubblica ma per improntare al meglio l’operazione occorre maggiore condivisione delle scelte. La Fiera è un asset strategico dei veronesi ed è giusto che il piano industriale sia confrontato con le realtà sociale, politiche ed economiche.
Consiglieri Comunali Luigi Ugoli e Fabio Segattini