Differenziata, ferma a causa del progetto dell’inceneritore Ora hanno la testa a Verona o in Albania?

Pubblicato da il 21 Novembre 2016 0 Commenti


A parte il fatto che è la seconda volta in pochi giorni che l’amministrazione contesta i dati di una classifica tra città (giovedì Tosi aveva contestato quelli di Legambiente), non è una novità che la differenziata a Verona sia ferma da anni.

Il due-tre percento in più rivendicato dal presidente Miglioranzi ci interessa relativamente, il problema è che non c’è un progetto certo per riattivarla. Adesso si dice che bisogna attendere il project financing ma lo sappiamo tutti (e lo aveva ammesso l’ex presidente Amia e Agsm Paolo Paternoster) che il blocco del piano di espansione del porta a porta nei grandi quartieri cittadini era dovuto ad una scelta politica dell’amministrazione che puntava a portare il rifiuto indifferenziato nell’inceneritore di Cà del Bue secondo il progetto da essa sostenuto.
Visto che i nostri amministratori sono molto precisi, calcolino ora quanto ci è costato in termini di tempo, soldi buttati e lavoro dei tecnici, inseguire il progetto dei nuovi forni a Cà del Bue naufragato così miseramente. Altro che colpa della Regione!
Più di recente i vertici Amia e Agsm hanno deciso di investire in Albania, perché “siamo più bravi”. I numeri però ci dicono che ce ne sarebbe di lavoro da finire anche qui da noi.
I cittadini, infatti, rispondono positivamente sulla differenziazione dei rifiuti se l’amministrazione prepara le condizioni e fornisce gli strumenti adeguati, cosa che questo Comune non ha fatto o ha fatto male.
Non si comprende altrimenti perché, a fronte di tutta la promozione che si fa nelle scuole e che viene rivendicata dal presidente di Amia Miglioranzi, la città di Verona continui ad avere un tasso di produzione di rifiuti pro-capite più alto di tutti i Comuni della provincia. Forse gli studenti che vengono da fuori comune sono più ricettivi?

Più serietà e un po’ di umiltà in più dovrebbe portare gli attuali amministratori a scusarsi per tutto il tempo che hanno fatto perdere ai cittadini e a chiarire come intendono recuperare il tempo perduto.

I consiglieri comunali Pd Eugenio Bertolotti e Michele Bertucco