INQUINAMENTO

Pubblicato da il 2 Luglio 2021

Zardini: «Raddoppiare verde urbano a Verona»

Cogliere sollecitazioni di Coldiretti

La disponibilità di verde per abitante nelle città italiane è ancora ridottissima, a Verona è addirittura sotto la media nazionale, già bassa di suo. Per questo il Partito democratico con tutto il centro sinistra si sta mobilitando per convertire l’ex scalo merci della città in un grande parco urbano.

«I dati elaborati dall’Istat nel suo rapporto annuale sulle città sono impietosi», ricorda il deputato veronese Diego Zardini. «Ogni italiano ha a disposizione 33,8 metri quadrati di verde, a Verona la quota scende a 31,4 metri quadrati. Stiamo parlando di una delle città che maggiormente patiscono l’inquinamento da polveri sottili in autunno e inverno con un numero di sforamenti giornalieri ben oltre i limiti di legge e che più si scaldano d’estate. Non è però una situazione ineluttabile. È possibile agire e contrastare sia l’inquinamento sia le ondate di calore con politiche precise e accurate».

Lo ricorda in proposito anche la Coldiretti nazionale secondo cui un parco di grandi dimensioni può abbassare il livello di calore da 1 a 3 °C rispetto a zone del centro o comunque prive di piante o ombreggiature verdi. Il caldo urbano è considerato la calamità meteorologica più letale al mondo, considerato che, dice Coldiretti, le ondate di calore sono responsabili di circa 12 mila decessi ogni anno. E quanto sta accadendo nella costa occidentale del Canada in questi giorni, con temperature di 50 gradi e centinaia di morti è lì a ricordarcelo.

A Verona, dice Zardini, «non può essere sprecata l’occasione dell’ex scalo merci, la sfida del cambiamento climatico deve essere messa al centro dell’agenda. Oltre a nuovi parchi urbani occorre rimboschire le città e Verona non può non raccogliere le sollecitazioni di Coldiretti e fare la propria parte per arrivare a piantare 50 milioni di nuovi alberi in Italia nei prossimi 5 anni. Raddoppiare il numero di piante in città contribuirà ad abbattere le temperatura ma anche le polveri sottili. Infine ricordo che ogni albero trattiene fino a 200 litri di pioggia sul fogliame aumentando la resilienza contro eventi atmosferici estremi».