Sanità, Bigon (PD): “Nessun recupero su liste d’attesa. Serve prorogare Usca e bloccare emorragia medici e infermieri”.

Pubblicato da il 19 Luglio 2022

Lo scenario relativo al recupero delle liste d’attesa in Veneto è desolante. Ormai gli utenti, se tutto va bene, devono attendere il 2023 per effettuare una visita . Mancano medici.
Occorre in primis prorogare fino al 31 dicembre 2022 delle attività delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA), come già accaduto in altre Regioni come Emilia-Romagna, Sardegna e Marche.
Permetterebbe quantomeno di far fronte in parte alla nuova ondata di contagi covid.
Siamo di fronte ad una logica da continuo ribasso della sanità e questo spiega anche il fenomeno della fuga di medici ed infermieri dalla sanità pubblica regionale malgrado le risorse ricevute dal livello nazionale. Spiega anche lo stallo attuale delle liste d’attesa con conseguenze in termini di mancata prevenzione che tornerà come un boomerang dal punto di vista delle malattia e di crescenti costi per le cure.