Turismo: le lunghe code non sono motivo di vanto ma devono spingerci a migliorare l’offerta

Pubblicato da il 2 Maggio 2022

E’ una buona notizia che la nostra città torni ad essere popolata dal turismo, molto meno bello è constatare che i flussi continuano ad essere gestiti con  gli stessi limiti del passato pre-pandemia. Il riferimento è alle lunghe code fuori dai monumenti e in particolare all’ufficio informazioni turistiche. Lungi dal rappresentare un vanto, come purtroppo mostra di credere il Sindaco uscente Federico Sboarina, le lunghe attese sono il simbolo dell’inefficienza nell’organizzare l’offerta turistica perché stanno ad indicare servizi sottodimensionati e un sistema che non sa gestire i picchi.
Dovremmo dunque cominciare a pensare che il tempo del turista è quanto di più prezioso che una città come la nostra possa avere a disposizione, e farglielo sprecare in coda semplicemente perché manca l’iniziativa di potenziare i servizi, diversificare l’offerta e comunicare bene le alternative possibili, non solo deprime la qualità dell’esperienza del turista ma rappresenta anche un danno per l’indotto del settore.
Come Pd portiamo avanti da tempo delle proposte che possono aiutare a migliorare l’esperienza di chi viene a visitare la nostra città. Dal 2014 attendiamo che giunga a compimento la musealizzazione dell’anfiteatro Arena la cui esperienza attualmente è davvero troppo limitata.
Ma molto di più si dovrebbe fare per riorganizzare i servizi (pubblici e privati, ad esempio le guide turistiche) in un unico luogo, una cittadella del turista di cui abbiamo da tempo individuato il luogo più idoneo nell’ex Macello, quartiere Filippini, nella quale il visitatore può avere l’intera panoramica della proposta turistica cittadina.
Tutto dipende da quello che vogliamo: ci basta vantarci dei pienoni stagionali (mettendo poi tra parentesi i “vuoti” di mezza o bassa stagione) oppure vogliamo un turismo moderno che lasci nel visitatore l’impronta della città motivandolo a tornare?
Nel primo caso avremo il solito turismo mordi e fuggi che consuma la città, mentre se sapremo allargare l’offerta oltre l’asse Arena-Casa di Giulietta riusciremo a valorizzare anche siti e luoghi meno conosciuti migliorando nel contempo anche il rapporto di convivenza con i residenti del centro storico.

Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Elisa La Paglia, Federico Benini, Stefano Vallani