Cantieri tra San Michele e Borgo Venezia: serve una conferenza dei servizi per coordinare gli interventi con i lavori TAV

Pubblicato da il 15 Novembre 2021

Bene che il Consiglio comunale abbia finalmente approvato la variante urbanistica per la rotonda che andrà a mettere in sicurezza il pericoloso incrocio tra via Quattro Stagioni, via Belviglieri, via Pasti e via Fiumicello.Male, invece, che un intervento necessario e atteso da anni come questo non sia stato portato avanti speditamente ed in autonomia da parte del Comune ma abbia dovuto attendere di venire agganciato all’iniziativa urbanistica di un privato a titolo di contropartita.

Ora la grande incognita sono i tempi operativi, visto che questo cantiere avrà inevitabili riflessi su Viale Venezia dove poco più avanti, verso San Michele, a metà 2022, è previsto l’avvio dei cantieri Tav all’incrocio con via del Capitel. Ad agosto 2021 risulta che il Comune abbia ricevuto da Rfi tutta la documentazione relativa a questo intervento sul torrente Valpantena.

Si passerà dalle attuali due corsie per senso di marcia ad una sola per senso di marcia e con l’aggiunta della disattivazione dei semafori. La criticità, unita alle altre modifiche e ai disagi che si renderanno necessari, sempre per la Tav, in più zone di San Michele (Campagnole, Castiglione e Molini) e a Porto San Pancrazio, invocano una capacità di coordinamento finora inesistente.

Sarebbe interessante sapere se e cosa ha risposto il Comune di Verona alla variante esecutiva del cantiere Tav all’incrocio tra via del Capitel e Corso Venezia che avrà ripercussioni sul traffico anche in Borgo Venezia.

Non serve un semplice infopoint, come richiesto  dall’assessore Segala per i progetti ferroviari, che tra l’altro è una prescrizione contenuta nell’autorizzazione, quindi un atto dovuto, non una gentile concessione al Comune di Verona, ma un lavoro di concertazione per limitare i disagi e danni ambientali.

Stupisce, inoltre, che si continui ad affermare che manca per la TAV il progetto esecutivo, ma evidentemente ci deve essere visto che il General Contractor ha emesso da mesi i bandi di gara.  Va allora precisato che il lotto che interessa i nostri quartieri è andato a gara ma risultata deserta, ciò vuol dire il progetto esecutivo esiste eccome.

Come abbiamo visto, le insidie per i quartieri in questa fase sono molte. Serve una conferenza dei servizi per mettere d’accordo tutte i vari Enti e esigenze diverse di privati e cittadini.

Serve inoltre un’informazione oltre all’Infopoint, che non fa altro che registrare decisioni già prese,  per dare risposte dirette ai cittadini per esempio utilizzando spazi disponibili in Circoscrizione, opportunamente dotati di strumenti di informazione e la presenza  di tecnici che sappiano dialogare con i cittadini e svolgere funzioni di conoscenza, accordo e coordinamento.

 
Stefano Vallani, consigliere comunale Pd Verona