Bigon (PD): “Professioni sanitarie, molte domande e pochi posti: indispensabile rivedere i numeri”

Pubblicato da il 17 Settembre 2021

“La carenza di personale nelle professioni sanitarie è allarmante ed è assurdo non intervenire sull’accesso alle facoltà universitarie: le richieste ci sono, i giovani vorrebbero iscriversi ma i posti disponibili sono troppo pochi. È una situazione paradossale, Governo e Regione, ognuno per le proprie competenze devono metterci mano”. È quanto chiede la vicepresidente della commissione Sanità e consigliera regionale del Partito Democratico, Anna Maria Bigon, annunciando anche una prossima mozione.

“L’ultima segnalazione è il corso per Professioni sanitarie: a Verona per Fisioterapia si sono presentati 600 candidati a fronte di 75 posti, per Ostetricia erano in 140 e ce la faranno soltanto 25. Va meglio per gli Infermieristica con 750 in corsa di cui 600 saranno ammessi, ma non basta. La pandemia ha mostrato l’importanza di investire nella sanità pubblica, a cominciare dal personale. Per questo è necessario rivedere anche le modalità di accesso alle facoltà. Serve programmazione e tutte le istituzioni devono fare la propria parte: nelle scorse settimane abbiamo depositato una mozione per impegnare la Giunta a chiedere un aumento di borse di studio per i Medici di medicina generale nella Conferenza Stato-Regioni visto che il ministro della Salute ha annunciato la volontà di raddoppiarle sfruttando i fondi del Pnrr. Nei prossimi giorni ne presenteremo una seconda sull’accesso alle facoltà universitarie: le tante domande di iscrizione vanno soddisfatte, non è possibile che in alcuni casi venga ammesso un candidato ogni 8. Investire in sanità è una priorità irrinunciabile”.