Bigon (PD): “Anziché stilare classifiche, la Regione vaccini: somministrate 150mila dosi in meno rispetto a quelle consegnate. Occorre accelerare su anziani e pazienti fragili”

Pubblicato da il 26 Marzo 2021

“Anziché stilare classifiche ‘curiose’ per dimostrare ‘eccellenza veneta’, Zaia legga il report di questa mattina sul sito del Governo e ci dica che fine hanno fatto 150mila dosi di vaccino: su 811mila consegnate, ne sono state somministrate poco meno 662mila: l’81,6% del totale, 17esima Regione in Italia. Un accantonamento prudenziale di quasi il 19% è indubbiamente eccessivo, soprattutto se consideriamo le attuali necessità”. Ad affermarlo è Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Sanità, che torna a chiedere un cambio di passo per quanto riguarda le vaccinazioni. “Il presidente non può affermare che ‘il Veneto rispetta l’agenda vaccinale, con i vaccini che ci danno’, perché altrimenti non si spiega la differenza con gran parte d’Italia. Dobbiamo accelerare soprattutto per quanto riguarda gli over 80, siamo molto indietro rispetto a Lazio ed Emilia Romagna per fare due esempi, pazienti fragili e caregiver. E, specialmente per i ritardi sugli anziani, non si può scaricare tutto sulle inadempienze, gravi sia chiaro, delle case farmaceutiche: fino a pochi giorni fa non era ancora certo se dovessero aspettare la lettera dell’Ulss oppure prenotarsi via web. Il fatto che oggi Zaia abbia annunciato una novità, con la chiamata per classe di età con un avviso pubblico che partirà in via sperimentale nel fine settimana, significa che qualcosa finora non ha funzionato”.