AZZERARE LA TASSA DI SOGGIORNO: UN AIUTO CONCRETO AL COMPARTO TURISTICO

Pubblicato da il 26 Febbraio 2021

Con i servizi di trasporto ridotti, il marketing territoriale sospeso, i teatri, le grandi manifestazioni e gli stessi musei chiusi ormai da mesi, far pagare la tassa di soggiorno ai pochi turisti in visita a Verona è semplicemente anacronostico e fuori dalla realtà.

Chiediamo dunque che l’amministrazione porti a zero il valore di questa tassa la cui applicazione non è obbligatoria per i Comuni, così da restituire un po’ di competitività alle nostra strutture ricettive e una piccola boccata d’ossigeno ai tanti titolari che da un giorno all’altro si sono visti vanificare i propri investimenti dalla pandemia trovandosi con un giro d’affari di fatto azzerato.

Come fare? Semplice: così come l’ha istituita il Consiglio comunale la tolga, oppure aggiorni l’importo a valore zero. Si tornerà a tassare il turismo quando il turismo riprenderà e la pandemia sarà finalmente sotto controllo.

L’unica avvertenza riguarda i ristori che il Comune riceve dal Governo per i mancati introiti sulle tasse locali: si costituisca allora un tavolo tecnico coinvolgendo anche le categorie economiche nell’ambito nel quale confrontare i benefici di azzeramento della tassa di soggiorno con la possibilità di restituire al comparto sotto forma di servizi nuovi o aggiuntivi la quota di ristori afferenti alla tassa stessa.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Elisa La Paglia, Federico Benini, Stefano Vallani