Recovery fund, la Regione presenta proposte assurde e dimentica Verona, come al solito

Pubblicato da il 22 Febbraio 2021

Zaia si vanta del suo Piano di Ripresa e Resilienza, ma per Verona ha voluto solo le briciole! Così Vincenzo D’Arienzo, Senatore PD.

Innanzitutto il metodo. Mentre la Lega sbraitava a Roma che non veniva coinvolta nei progetti che faranno parte del Piano Nazione di Ripresa e Resilienza, dove governa risolve la cosa attraverso la mera approvazione di una delibera regionale senza alcun confronto in Consiglio. Proposte per 16 miliardi di euro passate velocemente.

Come al solito, poi, i progetti per Verona sono pochi e quelli presentati hanno la priorità 2, ovvero “necessario ma non indispensabile”, quindi, progetti di serie B.

Per la conversione eco-sostenibile del sistema della mobilità, la proposta per Verona è l’accesso ferroviario al litorale Lago di Garda per 1 miliardo di euro con priorità 2. In questa previsione parrebbe rientrare anche il collegamento ferroviario Stazione Porta Nuova – Aeroporto Catullo. Quella priorità è la prova provata che non avverrà mai. Se le opere devono concentrarsi entro il 2026 e per questa proposta non esiste neanche il progetto di fattibilità, in che modo una proposta “necessaria, ma non indispensabile” potrà vedere la luce?

E’ solo una presa in giro.

Colpisce la proposta di realizzare l’asse autostradale Nogara – Mare adriatico per 2 miliardi di euro, ma con priorità 2, tanto che certamente non sarà realizzata. Fa specie vedere il giochino: nel 2019 la Regione ne blocca il project financing (e vince contro i ricorsi), poi la inserisce nel Piano Regionale Trasporti a luglio 2020 e adesso chiede i soldi del Recovery Fund per pagare il proprio contributo pubblico che la concessionaria aveva chiesto – pari tra 1,2 a 1,8 miliardi di euro – ragione per la quale aveva bocciato tutto e vinto fino al Consiglio di Stato.

Questo per dire che si tratta di un’evidente presa in giro che non passerà inosservata a Roma. Un’opera così rilevante va individuata come strategica ed indispensabile. Invece, l’hanno messa lì come fumo negli occhi.

Incredibile la volontà di finanziare la nuova strada provinciale mediana con il PNRR per 400 milioni di euro. Sebbene sia priorità 2, quindi, non passa, va detto che si tratta di un favore al concessionario autostradale A/22. Infatti, quella strada deve essere realizzata attraverso il rinnovo della concessione ad Autobrennero attualmente in corso.

Fanno molto rumore i grandi assenti.

Nelle proposte non troviamo traccia del progetto esclusivamente dedicato al collegamento ferroviario tra la stazione di Porta Nuova e l’Aeroporto (c’è già il progetto preliminare), nulla di nulla sulla elettrificazione della linea Verona/Rovigo e men che meno notizie sulla metropolitana di superficie Peschiera/S.Bonifacio/Domegliara/Legnago, per finire miseramente con la totale assenza di richieste per la variante alla SS 12.

Io penso che, al contrario, queste siano le priorità per Verona!

Continua la grave superficialità sul collegamento ferroviario Porta Nuova/Aeroporto, mentre su altri scali si sta agendo: il Marco Polo avrà il suo collegamento (contratto di Programma RFI 2018/2019) e anche quello di Orio al Serio con Bergamo (Decreto olimpiadi).

Dimenticanze o sottovalutazioni?

Per Verona, le proposte della Regione sono un misto tra il fumo negli occhi e la negazione dell’evidenza.