Bigon e Zanoni (PD): “Grave escludere dalla Via l’impianto di Ca’ del Bue: no a scorciatoie pericolose per la salute dei cittadini”

Pubblicato da il 11 Gennaio 2021

“È grave la decisione della Regione di escludere dalla procedura di Valutazione d’impatto ambientale la modifica all’impianto di Ca’ del Bue, non ascoltando le legittime preoccupazioni del territorio. Presenteremo un’interrogazione alla Giunta Zaia, chiediamo che venga effettuata una Valutazione d’impatto sanitario: con le vie respiratorie dei cittadini non si può scherzare, a maggior ragione in un periodo come questo”. È quanto dichiarano i consiglieri del Partito Democratico Veneto Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon a proposito del via libera della Direzione ambientale di Palazzo Balbi all’impianto di essiccazione di Agsm a ridosso del confine con San Giovanni Lupatoto.

“Saltando la procedura Via si elimina una fase importantissima, quella del coinvolgimento della popolazione (privati cittadini, rappresentanti delle associazioni di categoria e di quelle ambientaliste), che ha l’occasione per conoscere nel dettaglio i contenuti del progetto. La procedura, inoltre, permette di presentare osservazioni che possono essere discusse e analizzate nella cosiddetta ‘inchiesta pubblica’ dove chi le ha avanzate siede allo stesso tavolo con proponenti del progetto, rappresentanti di Comune, Arpav e Ulss. La Via poteva anche evidenziare i pericoli relativi alle emissioni di odori, pulviscolo e rumori, consentendo così un approfondimento che avrebbe potuto portare, se non al blocco del progetto, almeno a importanti prescrizioni”, sottolineano i due esponenti PD. 

“Troviamo alquanto bizzarre le affermazioni secondo cui l’impatto ambientale sarà circoscritto al comune di Verona: è chiaro che in qualsiasi momento, con particolari condizioni meteo, i fumi dell’impianto varcheranno i confini. È necessario procedere con maggiore cautela: in questo momento storico non devono essere adottate scorciatoie, perché sappiamo tutti, oggi ancora di più, quanto sia importante avere l’aria pulita, a garanzia della nostra salute. Viviamo invece in una Regione dove da 20 anni ormai respiriamo veleni, come purtroppo è stato sancito sancito da due condanne della Corte di giustizia europea dell’Ue, la prima del 2012 e la seconda dello scorso novembre, proprio per violazione della Direttiva comunitaria sulla qualità dell’aria”.