Papessa, opera di qualità orgoglio delle produzione culturale veronese

Pubblicato da il 21 Ottobre 2020
Primo premio Endas Emilia Romagna 2016; miglior spettacolo “L’Italia dei visionari” 2017; vincitore di “Contemplazioni 2017” a Ferrara; nel 2017 selezionato al Milano Off, al Fringe Festival di Roma e nel 2018 anche ad Avignone Off. Il curriculum dello spettacolo teatrale “La Papessa” parla di una produzione teatrale di altissima qualità.
Invece, il curriculum di Alberto Zelger, che vorrebbe imporre il marchio della blasfemia sullo spettacolo, di che cosa parla, a parte della capacità di mettersi sempre sulla scia politica giusta passando da Forza Italia alla Lista Tosi alla Lega al momento giusto?
Dovremmo essere orgogliosi del successo di critica e di pubblico ottenuto da Ippogrifo, che è un centro di produzioni teatrali e cinematografiche veronese; dell’autore e regista Alberto Rizzi, anche lui veronese, e dalla splendida interpretazione di Chiara Mascalzoni, rilevata da tutta la stampa specializzata. Registriamo purtroppo che l’apprezzamento per il successo delle iniziative veronesi funziona a corrente alternata.
Dovremmo essere anche abbastanza maturi da riuscire a discutere serenamente del ruolo della donna nella chiesa e nella società, e un aiuto qualificato in questo senso potrebbe venire dalle teologhe veronesi promotrici di studi e iniziative apprezzate a livello nazionale.
E visto che lo spettacolo è presentato anche sul sito del Comune, è il caso che il Sindaco rimedi all’ennesima figuraccia che i consiglieri leghisti fanno fare alla città.

Elisa La Paglia, consigliera comunale Pd Verona