D’Arienzo: Zaia non risolve il problema dei bus affollati

Pubblicato da il 19 Ottobre 2020

Se nella nostra provincia non ci sono ancora i bus turistici che “raddoppiano” il servizio pubblico di ATV, la responsabilità è della Regione Veneto. Lo dice Vincenzo D’Arienzo, capogruppo Commissione Trasporti.

Zaia ha tutti gli strumenti – soldi e legge – per raddoppiare il servizio pubblico in alcune fasce orarie con l’impiego di bus turistici e nonostante questo è ancora fermo!

Per il trasporto pubblico locale è stato disposto il riempimento dei mezzi in misura non superiore all’80% dei posti consentiti della carta di circolazione dei medesimi.

Per questo, prosegue D’Arienzo, su proposta del PD, nel Decreto Agosto è stata inserita una norma (comma 3 sexies art. 57) che autorizza procedure snelle per l’affidamento degli eventuali servizi aggiuntivi in subconcessione (aggiudicazioni in “urgenza” secondo quanto previsto dall’art.163 co.7 del codice degli appalti).

Grazie alla nostra proposta, chiarisce il Senatore PD, ad esempio, ATV può individuare un soggetto, compreso le aziende dei bus turistici, stipulare con loro un contratto di sub-affidamento/sub concessione e inviarlo alla Provincia di Verona.

Nonostante questa procedura semplicissima – mi risulta, peraltro che ATV l’abbia fatto – i bus continuano a essere affollati e quelli alla Zaia continuano a urlare contro il Governo che non risolve il problema.

La Regione Veneto ha finora autorizzato solo 184 bus turistici aggiuntivi rispetto ai bus del trasporto pubblico. Una briciola rispetto all’esigenza. Eppure, da almeno un mese abbiamo finanziato l’operazione con 180 milioni di euro già accreditati alle Regioni.

Perché non viene fatto?

Noi abbiamo cercato di venire incontro a due esigenze, quella dei giusti timori dei veronesi che hanno paura dei contagi e quella di impiegare i bus turistici in questo momento di assoluta difficoltà.

Zaia faccia il proprio dovere e agisca.