RIFORME I maggiorenni potranno votare per il Senato Domani la legge alla Camera. Zardini: «importante per stabilità e temi legati ai giovani»

Pubblicato da il 14 Ottobre 2020

La Camera dei deputati vota domani il secondo passaggio della riforma che estende la possibilità di voto per il Senato a tutti i maggiorenni. Una volta approvata, manca l’ultimo passaggio in Senato, potranno votare per la camera alta i cittadini e le cittadine che hanno compiuto i 18 anni al momento del voto e non più solo i maggiori di 25 anni.

«La riforma avrà effetti sulla governabilità e sull’agenda politica del governo», sottolinea il deputato veronese Diego Zardini. «Equiparando l’elettorato attivo delle due camere è probabile che dalle urne escano maggioranze omogenee a Montecitorio e a Palazzo Madama con un aumento della stabilità dei governi. Inoltre, offrire la possibilità a circa 4 milioni di giovani in più di esprimersi comporta la necessaria attenzione ai temi cari a quella fascia di popolazione, quindi politiche ambientali, innovazione, apertura culturale, sociale e d economica».

In definitiva, spiega Zardini, «facciamo un passo avanti importante sul piano delle riforme strutturali e lo consideriamo uno dei passaggi necessari dopo il referendum che ha tagliato la rappresentanza».