Cava Speziala, non è finita: l’impresa chiede una nuova variante edilizia La discussione giovedì in consiglio di Circoscrizione. Maggioranza sul filo

Pubblicato da il 15 Settembre 2020

Malgrado le indicazioni del Consiglio comunale che lo scorso novembre, su emendamento di minoranza (consigliere Bertucco), aveva ripristinato sulla ex cava Speziala la destinazione urbanistica originaria a “verde pubblico”, la ditta titolare della cava, Area Srl, come se nulla fosse accaduto, ha presentato alla Terza Circoscrizione l’ennesima richiesta di variante edilizia .

Siccome a causa dell’emergenza Covid la Commissione edilizia della Terza Circoscrizone non è più stata convocata, la formulazione del parere è stata assegnata direttamente al consiglio della Terza Circoscrizione che si riunirà la sera di giovedì 17 settembre (la cava è al 26° punto dell’ordine del giorno su un totale di 35 argomenti).

Nei confronti della Terza Circoscrizione la proprietà della cava sta giocando al gatto col topo, avanzando ogni anno piccole varianti migliorative, in linea di massima condivisibili (in questo caso propone che le piantumazioni sul bordo della cava restino sul posto anziché essere destinate a materiale da biomassa) ma che non cambiano la sostanza del progetto che rimane assai controverso.

Che cosa finirà, infatti, dentro la cava se il progetto di rinaturalizzazione/riempimento dovesse essere autorizzato? Diversamente da quanto mostrano di credere i consiglieri di maggioranza, non esistono materiali inerti. Dagli scavi della Tav Verona-Pescantina la parte di scavi più pregiata come la ghiaia prenderà altre vie. Che cosa finirà, dunque, a San Massimo?

Anche volendo prescindere dal merito della questione, la compensazione richiesta dalla Circoscrizione, consistente nello spostamento del campo da calcio al fine di ricongiungere i parchi Cuore Verde e Maggiolino, è ridicolmente esigua rispetto al milionario giro d’affari generato da una eventuale riattivazione della cava.

Lo scorso anno su una analoga richiesta la maggioranza della Terza Circoscrizione aveva votato compattamente a favore del progetto. Questa volta l’ago della bilancia saranno i tre consiglieri di maggioranza di San Massimo che dovranno tenere conto delle preoccupazioni del quartiere.

Sergio Carollo, capogruppo Pd Terza Circoscrizione
Federico Benini, capogruppo comunale Pd