Bigon: “Garantire a tutti i bambini e le bambine da zero a sei anni i servizi educativi, con nidi pubblici e scuole d’infanzia gratis”.

Pubblicato da il 4 Settembre 2020

Non è una provocazione, ma una proposta concreta sulla scia di quanto fatto dalla Regione Lazio, prima in Italia ad attuare il Decreto legislativo 65/2017 con uno stanziamento triennale di 48 milioni a cui si aggiungono i trasferimenti statali.

Anche in Veneto è necessario muoversi in questa direzione: siamo in ritardo sugli obiettivi del Trattato di Lisbona che prevede un posto in un asilo nido per un bambino su tre; la copertura attuale è uno su quattro.

Dobbiamo investire nell’istruzione e nell’educazione assicurando pari condizioni di accesso e partecipazione a tutti, promuovendo la piena inclusione da un lato e agevolando dall’altro la conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro dei genitori, soprattutto delle mamme che sono quelle maggiormente penalizzate, come ha ribadito l’epidemia Covid-19. Le famiglie chiedono servizi e aiuti concreti, la Regione risponde stanziando 400mila euro per regalare ai nuovi nati la bandiera con il Leone di San Marco!

Per poter assolvere queste funzioni è fondamentale, accanto alla scuola pubblica, il ruolo delle paritarie, frequentate da oltre 100 mila bambini, 76 mila nelle scuole d’infanzia e 24 mila nei nidi e micronidi. Peccato che nel corso degli anni il contributo regionale sia passato dai 42 milioni del 2015 agli attuali 34.

Anna Maria Bigon, candidata al Consiglio Regionale alle elezioni del 20 e 21 settembre