Bigon e Zanoni (PD): “Ecoborgo a San Massimo, una variante inutile e dannosa. Ancora consumo di suolo a Verona, la provincia più cementificata d’Italia”

Pubblicato da il 3 Agosto 2020

“È una variante che arriva fuori tempo massimo e che permetterà di realizzare l’ennesimo centro commerciale nell’Ecoborgo a San Massimo, nell’area dell’ex Seminario. Non è quello di cui ha bisogno Verona, la provincia più cementificata del Veneto e d’Italia nel 2019”. Così la consigliera del PD Anna Maria Bigon e il collega, nonché vicepresidente della commissione Ambiente Andrea Zanoni, motivano il parere negativo alla Giunta riguardante la Variante 5 al Piano di area quadrante Europa (Paqe) nella seduta odierna.

“Una riqualificazione stravolta rispetto al progetto originario, con una diminuzione della superficie residenziale a scapito di aree commerciali, per un totale di 20mila metri quadri, e turistico-ricettive. Crediamo si debba fermare questa operazione dal forte impatto ambientale, tanto dannosa quanto inutile vista la carenza di un’adeguata viabilità e in un contesto che necessiterebbe di un recupero urbanistico, anziché ulteriore consumo di suolo. Inoltre viene prevista la possibilità di attività potenzialmente pericolose precedentemente vietate, come il trattamento di rifiuti in zone di ricarica degli acquiferi”.

“C’è poi anche un problema di metodo: la variante al Paqe è stata presentata oggi con un emendamento, visto e votato seduta stante. Non un bel modo per chiudere la legislatura. A novembre, non tra due anni – chiosa Zanoni – si insedierà la nuova commissione: perché non aspettare pochi mesi per tutti gli approfondimenti necessari?”.