Tumori ereditari, Bigon (PD): “Accolta la nostra proposta, esami senza ticket per le donne a rischio. 400mila euro è uno stanziamento importante”

Pubblicato da il 10 Dicembre 2019

“La Giunta finalmente ci ha ascoltato e non possiamo che essere soddisfatti. La questione degli screening gratuiti per la diagnosi precoce dei tumori ereditari l’avevamo infatti sollevata già a settembre, con una mozione mai approdata in Consiglio, riproponendola anche in sede di bilancio”. È il commento di Anna Maria Bigon, consigliera del Partito Democratico alla notizia dello stanziamento di 400mila euro da parte della Giunta, su proposta dell’assessore Lanzarin, destinati agli esami per le donne portatrici della mutazione genetica Brca 1 e Brca 2, una mutazione che aumenta in misura esponenziale la probabilità di ammalarsi di cancro al seno e all’ovaio in età giovanile.

“Nella mozione, di cui ero prima firmataria, sollecitavamo la Regione a eliminare il ticket sanitario per le prestazioni legate a questa diagnosi, come già avviene in varie Regioni, dal Piemonte alla Toscana, passando per la Liguria e l’Emilia Romagna. La richiesta è stata rinnovata con un emendamento al Collegato del bilancio dove prevedevamo uno stanziamento di 100mila euro. Emendamento che poi fu ritirato – ricorda la consigliera veronese dem – per concordare un ordine del giorno, approvato all’unanimità, che impegnasse la Giunta ad attivare percorsi diagnostico terapeutici con esenzione totale per le persone affette da mutazioni dei geni oncosoppressori. Bene che ci sia stata una risposta positiva in tempi rapidi e con un finanziamento consistente: ringrazio l’assessore Lanzarin, mi auguro di trovare anche in futuro dalla maggioranza un atteggiamento collaborativo di fronte alle nostre proposte”