Sul centro storico è Cariverona l’unico interlocutore affidabile?

Pubblicato da il 14 Novembre 2019

Dalla questione dello spopolamento del centro storico alla sempre più difficile convivenza tra residenti e flussi turistici; dalla cronica carenza di verde pubblico di mitigazione all’assenza di collegamenti ciclabili interquartierali, per non parlare del problema tuttora  irrisolto del traffico di attraverso nel quartiere di Veronetta: in due anni e mezzo di mandato l’amministrazione Sboarina non è stata in grado di mettere a tema nessuna delle tante criticità che stanno facendo scadere sempre di più la qualità della vita in centro storico e nel resto dei quartieri della Prima Circoscrizione.

Decine di atti, tra interrogazioni, mozioni e ordine del giorno della Prima Circoscrizione, spesso condivisi e/o approvati con larga e trasversale maggioranza, non hanno suscitato alcuna reazione da parte dell’amministrazione la quale si comporta come un muro di gomma a fronte richieste della sua stessa maggioranza.

Un esempio su tutti è dato dalla questione dell’alienazione della servitù di passaggio dal porticato Coin, respinta a larga maggioranza dalla Prima Circoscrizione, le cui determinazioni l’amministrazione ha però lasciato cadere nel vuoto, fino alla recente determina di procedere con l’alienazione.

Il centro storico necessità inoltre di verde pubblico di mitigazione, che può essere rilanciato a partire dai cortili delle scuole con nuove piantumazioni di piante di alto fusto, necessita di collegamenti ciclabili con i quartieri limitrofi, necessita di interventi sull’imbuto viabilistico al Teatro Romano, cominciando col togliere il traffico dei bus turistici, che possono fermarsi ai parcheggi dedicati all’ex Gasometro, necessita di una diversificazione degli itinerari turistici e di mille altre cose che soltanto un’amministrazione attenta può pensare di affrontare. Invece su nessuno di questi punti l’amministrazione ha mostrato capacità di dialogo.

Ora basta: andiamo incontro alla trasformazione epocale rappresentata dal Piano Folin, che, se non governato, minaccia di dare il colpo di grazia al centro storico, Anche su questo avevamo sollecitato l’amministrazione a “riappropriarsi concretamente della prerogativa di progettare lo sviluppo della città” e ad individuare con Cariverona soluzioni che si ponessero nell’ottica di contrastare lo svuotamento definitivo del centro.

Vista la tipologia degli immobili coinvolti dal Piano Folin, non sarebbe realistico chiederne un impiego a favore della residenzialità delle giovani famiglie (tema che il Piano Folin si pone). E’  tuttavia doveroso, a fronte degli oggettivi sconvolgimenti richiesti dal piano, prevedere mitigazioni in termini di servizi alla residenzialità, ad esempio nella forma di un mercato coperto, gestito a canoni calmierati, che rilanci il piccolo commercio di quartiere, negli ultimi anni scomparso assieme ai residenti.

Nulla di quanto richiesto e sollecitato è però avvenuto.

L’encefalogramma piatto dell’amministrazione ci spinge a rivolgerci provocatoriamente direttamente a Cariverona, vera titolare delle richieste di varianti e cambi di destinazione d’uso degli immobili ex Unicredit, e al suo Presidente Mazzucco, confidando di poter trovare finalmente un interlocutore motivato ad affrontare i problemi dei cittadini del centro storico.

A questo fine inviamo al Presidente Mazzucco tutti gli atti sui quali l’amministrazione è stata silente. Siamo pronti in qualunque momento ad avviare un dialogo con l’istituzione che egli rappresenta.

 

I consiglieri del Partito Democratico della Prima Circoscrizione

Andrea Trombini, capogruppo

Bellotti Renzo

Cacciatori Franco