Inps: Rotta (Pd), su organico governo mente e finge di non capire

Pubblicato da il 21 Febbraio 2019 0 Commenti

Di Maio troppo impegnato ad occupare poltrone

“Il governo finge di non capire: non bastano i concorsi, peraltro banditi dal governo a guida Pd, a creare occupazione, a sanare la carenza di organico e ad evitare i disagi per le cittadine e i cittadini. Servono regole certe e trasparenti, proprio quelle che noi avevamo messo in campo e che il ministro del Lavoro non sta garantendo”.

Lo dichiara la deputata veronese Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, in merito alla carenza di organico nella sede Inps di Verona.

“Un concorso pubblico per 365 posti su tutto il territorio nazionale si è già concluso e sono state assunte 258 persone, ma nella sede di Verona non è stata assegnata nessuna unità. È evidente che il vulnus sta nell’assegnazione. – spiega la deputata Dem – Sono state penalizzate proprio le sedi più virtuose, cioè quelle che in questi anni hanno saputo fare fronte all’accumulo di pratiche giacenti. Un atteggiamento irresponsabile da parte del ministero che, a fronte di 60 pensionamenti negli ultimi 4 anni, non ha ritenuto necessario fare fronte alla carenza d’organico, mettendo così sotto pressione le lavoratrici e i lavoratori”.

“Il ministro sceglie di non affrontare la situazione e, invece di rispondere alle domande che ho posto ormai mesi addietro, replica a un’interrogazione malposta, che non centra il problema sollevato in questi mesi dagli stessi dipendenti Inps. Dal governo, dunque, non solo non arrivano risposte, ma c’è chi mente sapendo di mentire. A seguito delle norme del precedente governo, infatti, era stato disposto lo sblocco del turn over a partire dal 1° gennaio, purtroppo l’attuale esecutivo ha fatto slittare la data al 15 novembre, creando ulteriori disagi sia per il personale sia per gli utenti. Il ministro Di Maio – conclude Rotta – evidentemente è troppo preso ad occupare le poltrone della dirigenza Inps piuttosto che dare certezze per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori e per il buon andamento delle sedi”.