Ndrangheta a Verona e nessun Prefetto. Salvini faccia in fretta

Pubblicato da il 12 Febbraio 2019 0 Commenti

La NON notizia di oggi è che i Carabinieri hanno sgominato un gruppo che svolgeva diversificate attività criminali condotte con modalità mafiose da un nucleo familiare trasferitosi nel veronese da oltre 30 anni. Per la prima volta sarebbe stata documentata la gestione operativa di queste attività.
Pur essendo una notizia, non lo è per le caratteristiche ed i contenuti. Infatti, che la provincia di Verona sia da anni terreno fertile per situazioni simili è arcinoto, tanto che accanto ai numerosi arresti ed ai blitz effettuati, l’appena trasferito Prefetto Mulas ha emesso 17 interdittive antimafia in tre anni alle quali si aggiungono le quattro emesse dalla predecessora Prefetto Stancari. 
21 provvedimenti antimafia emessi nei confronti di imprese e persone collegate con la criminalità organizzata che operavano a Verona. Un numero così elevato che non ha eguali nel nord del Paese. 
Verona primeggia in questo triste primato. 
Rilevo, peraltro, il paradosso, ma ovviamente a scapito di altre realtà in cui pare che la criminalità organizzata non esista.
Sulla dinamicità economica del territorio veronese penso non ci siano dubbi e, per questo, faccio mie le parole dette dal Prefetto Mulas alla sua partenza: “la mafia è arrivata anche qui perché qui c’è ricchezza, c’è un’economia sana, ci sono imprenditori illuminati ed imprese che funzionano. Dove c’è denaro, dove c’è opulenza, i criminali arrivano come api sui fiori, fiutano l’affare e si infiltrano”.
Quindi? Che fare? 
Oltre a denunciare il solito silenzio delle Istituzioni veronesi, ormai una costante da anni, rileva il fatto che manca il nuovo Prefetto. 
Ormai, quindici giorni fa ho scritto a Salvini per chiedere di nominare in fretta un nuovo Prefetto. 
Lettera morta. 
Non avevo bisogno di ulteriori segnali, ma sono sempre più convinto che per la designazione del nuovo Prefetto, pur con rispetto nei confronti di chiunque sarà incaricato, sia necessaria una professionalità che abbia avuto esperienze o quantomeno conoscenze del fenomeno che attanaglia Verona in modo da proseguire quella “battaglia” che lo Stato deve compiere per garantire ai veronesi la sicurezza e la tranquillità nello svolgimento della vita quotidiana.
Salvini faccia in fretta. 

Vincenzo D’Arienzo, Senatore Pd