Cultura, bonifica ambientale, sanità. Grazie ai nostri emendamenti nel bilancio regionale nuove opportunità per il veronese

Pubblicato da il 17 Dicembre 2018 0 Commenti

“Più fondi per la cultura e le attività di spettacolo. Il finanziamento di due milioni di euro a fondo perduto per la bonifica dei siti inquinati. 50 mila euro a favore della Fondazione italiana per le malattie del pancreas, che opera a Verona. E ancora, nuove garanzie per il diritto alla salute degli studenti universitari fuori sede. Anche grazie alle nostre proposte il bilancio della Regione Veneto guarda un po’ di più anche a Verona e al nostro territorio”.

Così la vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale Orietta Salemi rivendica i risultati del lavoro fatto assieme al gruppo consigliare durante la discussione sulla manovra finanziaria 2019 della Regione Veneto. Diversi gli emendamenti della consigliera veronese che sono stati recepiti dalla Giunta e che portano benefici diretti al territorio.

“Per il 2019 sono molte le opportunità aperte per l’area veronese grazie anche alla manovra emendativa del gruppo PD e in particolare del mio impegno in aula” sottolinea Salemi focalizzando l’attenzione su quattro temi particolari. “Piccolo rispetto al bilancio, ma grande per il suo valore è il contributo di 50 mila euro a favore della Fimp, Fondazione italiana per la malattie del pancreas che opera a Verona in sinergia con l’azienda universitaria integrata – sottolinea Salemi -. La Fondazione interagisce proprio con l’UOC del prof Claudio Bassi, centro di eccellenza regionale e riferimento internazionale che prevede oltre il 70% di pazienti da fuori Veneto. I 50 mila euro andranno a finanziare borse di studio per giovani ricercatori impegnati nell’attività scientifica. Ho condiviso l’intento di valorizzare la preziosa finalità della Fondazione con l’ex assessore Coletto che si è subito espresso a favore dell’emendamento che ho presentato”.

Un secondo punto riguarda l’incremento delle poste di bilancio per tutta l’area della cultura e più in dettaglio a sostegno delle leggi che riguardano le attività di spettacolo. “La giunta aveva previsto 3 milioni e mezzo in meno per la cultura rispetto allo scorso anno. Con specifici emendamenti abbiamo recuperato 2 milioni 800 mila euro per arrivare ad avere lo stesso stanziamento previsto per l’anno 2018 – spiega Salemi -. La cifra recuperata consente anche alle realtà veronesi che operano nel settore di entrare come beneficiarie nei bandi emanati dalla Regione. Ovviamente maggiori sono i fondi messi nelle leggi che regolano il settore, maggiori sono le possibilità di accedere ai contributi a bando. Per Verona significa che realtà partecipate dal FUS, come ad esempio il Teatro stabile di Verona, la Fondazione Aida o l’Accademia circense potranno contare su poste certe. Si tratta di contributi non così significativi, ma comunque indispensabili al riconoscimento ministeriale. Senza contare poi i vantaggi di cui potranno beneficiare teatri come il Salieri di Legnago, le imprese di produzione e diffusione dello spettacolo dal vivo, dalla attività concertistica agli ensemble corali di cui Verona vanta una storica tradizione fino al sostegno di esperienze virtuose come il Lessinia Film Festival che nel 2019 celebrerà i suoi 25 anni. È il massimo che siamo riusciti a ottenere tenendo conto che il budget di partenza per la copertura delle attività culturali in Veneto è nettamente inferiore a quello delle altre Regioni anche a statuto ordinario: oltre 12 milioni di euro in Emilia Romagna e oltre 10 milioni in Lombardia solo per il comparto cinema e spettacolo, escluso il resto della cultura”.

“Non meno significativo – aggiunge Orietta Salemi – l’emendamento accolto per garantire il diritto all’assistenza sanitaria del medico di base agli studenti universitari fuori sede, previa convenzione con le università del Veneto. Questo intervento favorirà per gli studenti l’accesso alle cure mediche ordinarie evitando anche inappropriati accessi al pronto soccorso. Dietro versamento di pochi euro questo servizio è già attivo presso l’università di Padova. Ora si estende alla altre università della regione”.

“Due milioni di euro a fondo perduto sono infine previsti nel maxi emendamento della Giunta, che ha recepito la nostra richiesta di finanziare la legge sulla bonifica dei siti inquinati – conclude Salemi -. Anche rispetto a questa norma Verona potrà avanzare qualche credito tenuto conto delle diverse realtà a rischio di danno ambientale presenti nella nostra provincia”.