Catullo: una boccata d’ossigeno che non salva la vita

Pubblicato da il 19 Aprile 2018 0 Commenti
I dati positivi dell’esercizio 2017 rappresentano una boccata di ossigeno importante per l’aeroporto Catullo, tuttavia non dobbiamo dimenticare che, come diceva il rapporto Assaeroporti già ad inizio anno, il 2017 è stato un anno particolarmente positivo per tutto il traffico aereo in Italia, passeggeri e cargo. Questo significa che senza l’attuazione del piano di investimenti, in oggettivo ritardo, la boccata di ossigeno non si traduce automaticamente in recupero di competitività. E’ molto pericoloso inoltre l’atteggiamento di certi soci pubblici che trattano come una formalità burocratica (“roba da avvocati”) i rilievi mossi da Anac sull’ingresso di Save. La questione aperta mina infatti alla base la direzione di rilancio presa dai vertici del Catullo e dai soci pubblici. Ancora più grave è che mentre si minimizzano i rilievi di Anac si approfondiscano le distanze con uno protagonisti di primaria importanza del territorio come Fondazione Cariverona. L’aeroporto di Verona deve essere al servizio dello sviluppo del territorio in un’ottica di sistema e il fatto che ci sia una guerra ormai quotidiana con toni francamente inaccettabili da parte dei nuovi soci nei confronti di Cariverona è già una sconfitta in partenza.

Il gruppo consiliare comunale Pd
Carla Padovani, Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Il segretario cittadino Pd
Luigi Ugoli