Prostitute ragazzine, brutalità inumana, intervenga la Questura

Pubblicato da il 24 Novembre 2016 0 Commenti

La nuova realtà della prostituzione veronese, che vede impiegate ragazze sempre più giovani, spesso vere e proprie bambine, deve trovare una risposta ferma e decisa da parte delle istituzioni, Questura e Comune in testa.
Quando il fenomeno, come ci dicono i volontari dell’associazione Papa Giovanni XXIII, coinvolge minori, non siamo più difronte al “mestiere più vecchio del mondo”, ma ad una brutalità inumana che brucia le vite di persone che le istituzioni hanno il dovere morale e giuridico di proteggere.
Quanto sta accadendo ogni notte nelle strade della Zai e dei quartieri limitrofi è una delle più umilianti vergogne per la nostra città e non solo. Chiediamo pertanto al Prefetto, al Questore e al Sindaco un intervento straordinario per fare della repressione della prostituzione minorile una priorità del Comitato di Sicurezza. I clienti che sfruttano queste ragazzine non possono non vedere che sono delle bambine. E’ necessario arrivare a chi offre coperture e gestisce i traffici.
Con una commissione consiliare chiederemo inoltre uno sforzo straordinario di prevenzione alle amministrazioni: il progetto Sirio per il monitoraggio del fenomeno prostitutivo, che vede capofila il Comune di Venezia e al quale è collegato anche il nostro Comune, non è più sufficiente. Questo inaccettabile degrado esige uno sforzo straordinario delle amministrazioni e la mobilitazione di tutte le reti per il sostegno dei minori sfruttati.

I consiglieri comunali Luigi Ugoli e Fabio Segattini