Fondazione Arena: nessuna vera novità, il pubblico aveva già votato (con i piedi)

Pubblicato da il 7 Ottobre 2016 0 Commenti

Vorremmo sapere dal Sindaco Tosi, che fino a poco tempo fa rivendicava la primogenitura di Girondini sulla programmazione del Festival lirico 2016, se sia ascrivibile allo stesso Girondini anche la perdita della parte variabile del Fus legata alla qualità dell’offerta artistica di cui oggi abbiamo notizia. In realtà i tecnici del Ministero della Cultura non fanno altro che certificare il progressivo scadimento di una proposta culturale che il pubblico dell’Arena ci dice essere inadeguata già da molti anni nella maniera meno equivocabile possibile (ovvero andandosene da altre parti).
Il cartellone povero di novità, l’uso massiccio delle repliche, la perdita di spettatori, sono tutte circostanze che noi come tanti altri abbiamo cercato di portare all’attenzione del dibattito politico, senza tuttavia ricevere considerazione né da parte del Sindaco né tanto meno dall’ex Sovrintendente il quale, lo ricordiamo, giudicava “tafazziana” ogni tipo di critica. Poiché il tempo è gentiluomo, ora è chiaro che i veri tafazziani erano coloro che nascondevano la testa nella sabbia.
Fuori da ogni polemica, questa nuova tegola in capo alla Fondazione Arena avvalora la nostra richiesta di una nomina ministeriale di spessore in grado di traghettare la Fondazione Arena fuori da questo infausto decennio politico e rimetterla sulla rotta del rilancio. Basta con le nomine a favore degli amici, basta con dirigenti inadeguati. La Fondazione riparte solo se ci sono le competenze adeguate e la volontà politica di valorizzarle.

Consiglieri Comunali Pd
Michele Bertucco, Eugenio Bertolotti