LOTTI A VERONA. IL PD: FATTI NON PAROLE, PRONTI 165 MILIONI PER IL TERRITORIO VERONESE

Pubblicato da il 3 Ottobre 2016 0 Commenti

Finanziamento per la realizzazione del collettore del Garda, impegno a destinare risorse per il progetto di bonifica della discarica di Pescantina, risorse per l’emergenza PFAS. Questi i temi annunciati da Luca Lotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, nel corso di una conferenza stampa questa mattina presso il Caffè Liston 12, a Verona, alla presenza del segretario provinciale del Pd Alessio Albertini, dei parlamentari veronesi Alessia Rotta, Gianni Dal Moro, Diego Zardini, del deputato vicentino Filippo Crimì e della consigliera regionale Orietta Salemi.

Il segretario provinciale Albertini ha rimarcato con soddisfazione la vicinanza del Governo al territorio veronese, evidenziando le risposte concrete e le risorse vere portate a Verona dalle misure del Governo, oltre le parole e le polemiche di chi negli anni, oltre a molte promesse, ha lasciato solo problemi da risolvere.

“Il Governo sta lavorando su molte situazioni mai affrontate e le risolve”, ha proseguito Albertini. “A Verona, grazie anche al lavoro costante e prezioso dei parlamentari del PD e della consigliera regionale Salemi, siamo stati in grado di costruire una relazione diretta tra territori, sindaci, e il Governo, dando risposte concrete a problemi gravi, rimasti irrisolti da decenni.”

Collettore del Garda

Sarà di 100 milioni di euro il fondo che il Governo destinerà al cofinanziamento del progetto di costruzione del nuovo sistema di collettamento dei reflui fognari sul Lago di Garda, sostituendo l’attuale, ormai obsoleto e inadatto a soddisfare lo sviluppo demografico e urbanistico dell’area. “Si tratta di un intervento senza precedenti destinato a preservare quella che è la più grande riserva d’acqua di Italia”, ha spiegato Luca Lotti.

“Evitando di giungere ad uno scenario di rischio – prosegue Lotti – in primis ambientale, trattandosi della più grande riserva di acqua dolce del Paese, con ripercussioni disastrose sotto l’aspetto dell’economia turistica, il Ministero farà tutte le valutazioni del caso sotto l’aspetto tecnico al fine di predisporre un’istruttoria documentata e analitica anche sulla base di un valutazione costi-benefici”.

In parallelo con queste valutazioni di ordine tecnico, si sottolineerà fin da subito che tutte le norme in materia di servizio idrico integrato e di affidamento al gestore unico andranno rispettate e che si richiederà anche alle Regioni interessate di farsi parte diligente. “I costi dell’intervento spiega il sottosegretario – secondo le relazioni progettuali preliminari, ammontano a 82 milioni di euro per la parte veneta e 120,5 milioni di euro per la parte bresciana. A questi andranno aggiunti altri 20 milioni per la separazione delle fognature della sponda veneta, per un costo complessivo di circa 220 milioni euro. Il contributo statale di 100 milioni, pari dunque circa la metà del costo totale del progetto, è volto a garantire che la realizzazione avvenga in tempi certi e a costi congrui. Si tratta di un impegno a cui si è giunti grazie al lavoro costante dei parlamentari veronesi Rotta, Dal Moro e Zardini”.

Discarica di Pescantina

Un altro grande intervento per il territorio, riguarda la necessaria bonifica della discarica di Pescantina. “Nonostante, alla luce della normativa ambientale nonché delle interpretazioni fornite dall’Avvocatura Generale dello Stato, gli obblighi di bonifica di siti contaminati, ivi incluse le discariche,  gravino sugli Enti locali territorialmente competenti, quindi sulla Regione – sottolinea Lotti – nell’ottica di una leale e proficua collaborazione istituzionale, il ministero dell’Ambiente si è fattivamente impegnato al fine di giungere alla positiva risoluzione della questione, elaborando recentemente un Piano di ‘Interventi per la tutela del territorio e delle acque’, nell’ambito del quale è stata individuata anche una quota di risorse da poter destinare alla copertura dell’intervento di bonifica in questione, a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, per il ciclo di programmazione 2014/2020. Non appena, quindi, sarà formalizzata la Delibera CIPE che assegnerà i fondi al ministero dell’Ambiente, si potrà rapidamente avviare la procedura necessaria alla realizzazione di questo delicato e strategico intervento di bonifica, che si stima abbia un costo complessivo di 65 milioni di euro”.

A margine della conferenza sono intervenuti anche i sindaci di Castelnuovo del Garda e di Pescantina, rispettivamente Giovanni Peretti, presidente di Garda Ambiente, e Luigi Cadura, sottolineando l’importanza assunta dalla collaborazione fattiva avviata tra Governo e parlamentari veronesi del PD per la risoluzione di alcune delle istanze più importanti del territorio.

PFAS

Luca Lotti ha annunciato anche interventi del Governo per contrastare l’inquinamento da PFAS.

A breve arriverà infatti la sigla definitiva da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, della delibera del CIPE che stanzia ulteriori fondi per gli interventi ambientali sul bacino Fratta-Gorzone, questa volta specificamente finalizzati al contrasto dell’inquinamento da PFAS nelle acque della provincia di Vicenza, Verona e Rovigo. Si parla di quasi 80 milioni dei euro.

La presenza dei PFAS rilevata qualche anno fa dall’ARPA Veneto è sempre stata seguito con attenzione dal Governo e dal sottosegretario Lotti. La scadenza avvenuta lo scorso anno dell’accordo di programma per il bacino del Fratta-Gorzone e la necessità del suo rinnovo, avevano già dato l’occasione per intervenire sul tema dei fanghi della concia, confermando che i fondi già esistenti (23 milioni di euro) dovevano rimanere investiti nel territorio vicentino.

Ora, dopo il riconoscimento di limiti di legge nazionali per la concentrazione di PFAS nelle acque di scarico, emanati a luglio dal Ministero dell’Ambiente il Governo ha ribadito il suo concreto impegno sulla questione con altri finanziamenti statali portando a quasi 100 milioni l’intervento statale sul bacino del Fratta-Gorzone e sull’inquinamento da PFAS nelle acque sotterranee della provincia di Vicenza.