Caos nidi comunali: giù le mani dal servizio

Pubblicato da il 1 Settembre 2016 0 Commenti

Sul contratto delle educatrici dei nidi comunali è in corso, dall’inizio dell’estate, un percorso di adeguamento che comporta, tra le altre cose, una riduzione dell’orario di lavoro per la parte di insegnamento non-frontale e l’abolizione di alcuni obblighi non pienamente compatibili con il contratto nazionale.
Non sfugge a nessuno l’esigenza di mantenere, pur nel cambiamento, un modello organizzativo che negli anni si è consolidato come un’assoluta eccellenza, ma è inconcepibile che una questione che non riguarda direttamente le ore di insegnamento frontali con i bambini, si riversi su bambini e genitori generando disservizi e disagi già a partire dal primo giorno di asilo.
Anche se la forma di protesta scelta non comporta l’automatico blocco del servizio come lo sciopero, nondimeno è atta creare forti disagi ai bambini e ai loro genitori, quest’ultimi oberati da altrettanto impellenti esigenze di lavoro che di punto in bianco si trovano a dover gestire creature anche di pochi mesi. L’annuncio di “ulteriori forme di lotta” per i prossimi giorni non contribuisce certo a rasserenare il clima ed ottenere la fiducia nel servizio. Quindi, pronti a discutere di tutto e su tutto, per questo abbiamo già inoltrato richiesta di convocazione della commissione consiliare competente alla quale inviteremo a partecipare i dirigenti di settore e i rappresentanti dei lavoratori, ma non si creino ulteriori disagi. E’ inaccettabile che siano i bambini a fare le spese di queste tensioni.

Elisa La Paglia e Damiano Fermo
Consiglieri comunali Pd