Cittadinanza a Poroshenko, una proposta controversa

Pubblicato da il 8 Giugno 2016 0 Commenti

Il Sindaco Tosi riesce nell’intento non facile di impedire che circostanze favorevoli diventino occasione per unire la città e le forze politiche. Sulle modalità di celebrare il ritorno delle opere trafugate da Castelvecchio il Consiglio comunale di Verona aveva chiaramente espresso la volontà di venire coinvolto per decidere insieme alla giunta le iniziative più adatte da intraprendere. Il Sindaco però si è fatto un baffo di tale richiesta avanzando una proposta di cittadinanza onoraria in favore del presidente ucraino Poroshenko che lascia perplessi sotto molti punta di vista.
Innanzitutto quello del metodo: la proposta è stata licenziata nell’ambito di una conferenza dei capigruppo convocata precipitosamente ieri, mercoledì 7 giugno, grazie al contributo determinante della sorella del Sindaco Barbara e del capogruppo della sua lista civica Piubello ignorando le disponibilità degli altri capigruppo. La presenza alla riunione dello stesso sindaco Tosi, che ha relazionato sulle motivazioni del provvedimento, rappresenta una circostanza più unica che rara, almeno a memoria d’uomo. Tanta fretta trova giustificazione soltanto dalla volontà del Sindaco di mettere un pezzo di carta in valigia per il suo prossimo viaggio in Ucraina.
Sul piano del merito è assolutamente ingiustificabile che in tutto il testo della proposta, che domani sarà al vaglio del Consiglio non venga mai menzionato e tanto meno elogiato il ruolo svolto dalle nostre forze dell’ordine nelle indagini per il ritrovamento dei quadri. Anche nella relazione del Sindaco ai capigruppo, l’aggettivo “decisivo” si spreca in riferimento alla figura di Poroshenko. Tutta questa enfasi non trova però giustificazione nei riscontri oggettivi e appare quanto meno avventata rispetto ad una figura politica assai controversa tanto in patria quanto sulla scena internazionale.
L’importanza di un riconoscimento come la cittadinanza onoraria dovrebbe essere valutato anche su basi di maggior conoscenza di colui che ne viene beneficiato (che cosa ha fatto nella sua vita, quali sono i principi che propugna, il suo impegno civile). La mancanza o carenza di tali elementi non permette di giudicare pienamente la meritevolezza del soggetto. A meno che non si debba ritenere automatico attribuire il merito di un accadimento a chi è a capo di una organizzazione escludendo fin da principio la possibilità di una fortunata coincidenza.

Consiglieri comunali Pd
Luigi Ugoli e Michele Bertucco