Valorizzazione parchi e mura: servono regole e coerenza

Pubblicato da il 27 Aprile 2016 0 Commenti

 

 

L’assenza di progettualità sul patrimonio naturalistico e storico architettonico non rappresenta una semplice occasione mancata ma una perdita secca per la città che in questo modo assiste impotente al lento degrado di ciò che l’ha resa famosa e che le ha valso il titolo di patrimonio dell’umanità Unesco.
Non è certo l’interesse dei cittadini a far difetto, come hanno dimostrato le seguitissime iniziative di scoperta o riscoperta di mura e forti promosse a vario titolo dal Partito Democratico o dalle associazioni del territorio. Se ancora ad oggi mancano i piani di gestione del Parco delle mura e dei forti, del Parco dell’Adige e del Parco delle Colline la ragione è da ricercare nella refrattarietà dell’amministrazione comunale alle regole e nella convinzione, sbagliatissima, che il territorio possa essere gestito alla bisogna, anche per far cassa. I 10 chilometri di mura attorno richiedono una decisione del pubblico, in sinergia con il privato, circa il loro utilizzo. Significa stabilire cosa debba essere gestito direttamente dal pubblico e cosa invece gestire in collaborazione con i privati o mettere a disposizione dell’associazionismo. Occorre, in altre parole, un patto con la città. La società civile e una parte della politica non si sono mai tirati indietro. Da parte dell’amministrazione finora abbiamo visto un sostanziale disinteresse.

Consiglieri Comunali Pd
Michele Bertucco ed Elisa La Paglia