Quartiere Catena: bene il Piano della Sosta, ma quanta ipocrisia!

Pubblicato da il 28 Ottobre 2015 0 Commenti

Quello di quartiere Catena è un buon piano della sosta, atteso e condiviso dai cittadini la cui maggiore preoccupazione è mettere un freno alla sosta selvaggia che intasa il quartiere. Peccato solo che si sia impiegato tre anni per approvarlo e che il presidente Paci, che ha preferito farlo presentare all’assessore comunale, non abbia nemmeno menzionato il decisivo contributo fornito dalle opposizioni alla sua redazione. La prima bozza (identica nei contenuti al testo attuale) risale infatti al 2012: presentata dal gruppo consiliare PD della Terza, era stata subito respinta dalla maggioranza, in quanto, dicevano, si doveva aspettare il completamento del De Lellis. Tradotto: si doveva continuare ad usare il quartiere come piattaforma di sosta selvaggia.

Il 20 marzo 2014 la svolta, con l’approvazione in Commissione della proposta del Partito Democratico comprensiva di senso unico su parte di Via da Verrazzano (richiesta del 15 febbraio 2014), con tanto di ringraziamenti del presidente della commissione Comencini e successivamente anche del presidente della Circoscrizione Paci.

Va rimarcato inoltre che chi adesso cerca di fare populismo da quattro soldi incitando la popolazione alla rivolta contro “la sosta a pagamento” (della seconda macchina) – parlo del Consigliere De Marzi che ha per riferimento proprio la pasionaria Elena Traverso – al momento del voto si era dato alla macchia risultando assente. Tanto è dovuto per completezza e per rispetto dei tanti che hanno lavorato a questo risultato indipendentemente dal colore politico.

Federico Benini
capogruppo PD in Consiglio della Terza Circoscrizione