Tosi e la scoperta del territorio

Pubblicato da il 21 Ottobre 2015 0 Commenti

Apprezziamo enormemente la netta presa di posizione del sindaco contro il tentativo da parte dei suoi ex compagni di partito in Regione di aggirare le leggi urbanistiche da loro stessi volute al fine di insediare un centro commerciale su suolo agricolo a Treviso. Di più: attendiamo da parte del suo gruppo una bella proposta sul consumo zero di territorio.

Ci sfugge tuttavia la coerenza tra i nobili intenti sbandierati dal Sindaco contro gli ex compagni di partito e certe proposte inserite nella pianificazione urbanistica della città o nel Piano degli Interventi, chiamato, non a caso, anche Piano del Sindaco, che sembrano andare in direzione contraria: abbiamo parlato del piano di lottizzazione del Nassar su area esondabile del fiume Adige, passato in giunta senza nemmeno un lamento. Ma pensiamo anche agli interventi progettati alla Spianà, oppure in aree vincolate a Montorio e a Quinzano. Allo stesso traforo, che promette di stravolgere la fascia collinare a nord della città. Lascia qualche perplessità anche la lettura che questa giunta ha dato della nuova legge regionale sul commercio secondo cui sembra essere “degradato” ogni angolo della città su cui non insista un progetto di centro commerciale o di grande struttura di vendita.

Tra i pochissimi risultati conseguiti, Tosi ama citare i parchi e i parcheggi realizzati, ma non basterebbero cinque parchi di San Giacomo e cinque scambiatori della Genovesa per rifondere i cittadini di Verona Sud degli standard urbanistici persi con tutte la aree commerciali promosse dall’amministrazione in carica. Ma forse i nobili intenti e le dichiarazioni di principio, all’interno delle porte della città, non valgono più.

Michele Bertucco
capogruppo PD in Consiglio comunale di Verona