#labuonascuola approvata in Senato

Pubblicato da il 26 Giugno 2015 0 Commenti

Quella della scuola, approvata ieri in Senato, è una riforma fortemente voluta da questo governo, perché dalla ristrutturazione del comparto educativo dipende gran parte del futuro del Paese.

E’ importante sottolineare che si tratta di una riforma strutturale, ovvero complessa e radicale: ogni sua parte ha senso se sta insieme alle altre, creando un mondo scolastico coerente e profondamente rinnovato. Un mondo scolastico nel quale finalmente si parla di merito, sulla base di una valutazione seria, con figure dirigenziali che si dovranno assumere le responsabilità, in un sistema funzionale che sarà in grado di migliorare se stesso.

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Dunque è importante conoscere bene la Buona Scuola. Ne abbiamo parlato per mesi nei circoli, in assemblee pubbliche e, naturalmente, in innumerevoli incontri a livello istituzionale. L’abbiamo fatta tutti insieme, e questo di per sé è rivoluzionario. Ora il Senato ha modificato il testo approvato alla Camera tenendo conto delle richieste degli insegnanti; sono state ascoltate 40 associazioni intervenute in audizione, studenti, docenti, sindacati.

Dopo anni di tagli arrivano investimenti per 3 miliardi: investimenti sul futuro, su una società migliore, più consapevole e più preparata ad affrontare le sfide del nostro tempo.

In questa scheda preparata dai senatori PD sono riassunte e spiegate brevemente tutte le principali modifiche introdotte dal DDL approvato ieri:
– assunzione di più di 100 mila docenti per il prossimo anno scolastico,
piano triennale dell’offerta formativa,
– curriculum e Carta dello Studente,
alternanza scuola-lavoro,
– piano nazionale per la scuola digitale,
– risorse per la formazione e Carta del Docente,
valorizzazione della professionalità degli insegnanti,
– docenti premiati per merito,
responsabilizzazione del dirigente scolastico,
investimenti per l’edilizia scolastica,
school bonus (donazione alla scuola con beneficio fiscale del 65%).

E’ la riforma perfetta? No. Tutto è migliorabile, e l’auspicio è che di scuola si continui a parlare, che la società continui a dare input, che i governi e le istituzioni continuino ad occuparsene. Ma finalmente la scuola ha una vera riforma, che tiene conto delle sue vere e più profonde esigenze e che allinea l’Italia gli standard educativi che, purtroppo, finora sono stati solo degli altri Paesi.
Lucia Corona Piu
responsabile Comunicazione Web PD Verona