Nuovo cda Agec: “Si ritorni a lavorare per la città”

Pubblicato da il 16 Aprile 2015 0 Commenti

Sul ritorno in campo del consiglio di amministrazione di Agec interviene il segretario provinciale PD Alessio Albertini: “Esprimo a nome di tutto il PD veronese soddisfazione per la ricomposizione del consiglio di amministrazione di Agec, azienda troppo importante nell’equilibrio socio-economico cittadino per essere lasciata a lungo senza una guida sicura – dice Albertini –. L’auspicio è che il nuovo organismo voglia tornare ad operare soltanto per il bene della città, libero da condizionamenti politici che purtroppo troppo spesso nel recente passato ne hanno pesantemente e condizionato l’operato in maniera inaccettabile. Apprendo con soddisfazione che nel rinnovato cda lavorerà anche il dott. Daniele Giacomazzi, proposto dal gruppo consiliare del Partito Democratico, giovane professionista veronese che ha già dimostrato equilibrio e capacità di analisi di problemi amministrativi anche complessi. Un ringraziamento sentito va alla consigliera uscente Alessandra Bisdomini che nel corso del suo mandato ha sempre cercato di lavorare per la trasparenza e la qualità nelle scelte, interessata solo al bene dell’azienda. Non posso che augurare buon lavoro a tutti i componenti del cda chiamati ad affrontare una situazione estremamente delicata e speriamo non troppo compromessa di cui l’amministrazione in carica porta gravissime responsabilità a causa delle continue e prolungate intromissioni politiche. L’Agec deve tornare a svolgere la funzione sociale che la sua storia le assegna, rispondendo in maniera puntuale alle esigenze abitative dei veronesi, con particolare attenzione alle fasce più deboli, e promuovendo un equilibrato sviluppo dell’edilizia residenziale”.

Sulle questioni irrisolte interviene anche il capogruppo comunale Michele Bertucco: “Una volta terminato di pagare l’imponente mutuo per l’acquisito delle farmacie comunali che le è stato imposto dal Comune e che ne ha paralizzato per anni l’attività, Agec dovrà decidere cosa vuol fare da grande. Il progetto della holding che l’amministrazione diceva di avere in serbo per il futuro dell’azienda pare essersi arenato. La questione del direttore generale è ancora tutta da chiarire avendo il consulente accordato alla dottoressa Motta soltanto una breve proroga. Nel frattempo c’è un’emergenza abitativa che ci preoccupa e dalla quale la città uscirà soltanto se tutto il nuovo cda vorrà lavorare per il bene dei cittadini e non solo per gli interessi dei partiti”.