La giunta comunale di Verona adibisce Palazzo Bocca Trezza a magazzino

Pubblicato da il 27 Febbraio 2015 0 Commenti

“Non siamo a Mosul… ma di certo fa riflettere la considerazione che taluni hanno dell’arte, della cultura del territorio e della valorizzazione del patrimonio pubblico”. Così il capogruppo PD Michele Bertucco a commento della decisione di giunta che prevede di adibire (temporaneamente, in attesa dell’alienazione) parte di Palazzo Bocca Trezza a deposito di mobilio inutilizzato.

La richiesta è arrivata dal settore Acquisti del Comune, a corto di spazi, nel novembre 2014. Successivamente è stata appoggiata dal Settore Patrimonio e infine avvallata dalla Giunta comunale nella seduta del 15 gennaio 2015. Snobbato il parere contrario del Coordinamento Edilizia Monumentale, che ha scritto: “Si ritiene che la proposta ipotizzata sia difficilmente percorribile. Trasformare, se pur temporaneamente, un bene architettonico monumentale di grande valenza storica in “deposito” è operazione poco opportuna quando si ragiona in possibili danni da incendio, oltre agli aspetti di accessibilità dei mezzi e di movimentazione del materiale”.

“Siamo di fronte ad un altro atto deprecabile di una giunta che non ha più testa per pensare al bene della città e, a questo punto, neanche più cuore. L’alienazione del palazzo è già stata tentata più volte, senza successo. Questa rischia di diventare la sua sistemazione definitiva” aggiunge Bertucco.

La decisione accende gli animi anche in prima Circoscrizione, dove la capogruppo PD Susanna Fasoli dice: “Palazzo Bocca Trezza deve restare al quartiere e per il quartiere, chi non l’ha capito è meglio che cambi mestiere. E’ urgente reperire risorse per il restauro del tetto e degli affreschi, che stanno andando in malora, e cominciare a studiare un percorso di recupero funzionale. La positiva esperienza dell’associazione DeSegni dovrebbe essere punto di partenza per un nuovo percorso rivolto a restituire spazi a giovani, anziani e bambini del quartiere”.