Serve figura autorevole per salvare Fondazione

Pubblicato da il 14 Febbraio 2015 0 Commenti

Apprendiamo dalla stampa che il Sindaco Tosi avrebbe ‘selezionato’ in maniera nemmeno troppo riservata alcuni candidati a Sovrintendente della Fondazione Arena tra quelli che avevano presentato la domanda di candidatura.

Se con il bando di selezione pubblico avevamo compiuto un passo avanti nel senso della trasparenza e per individuare una figura autorevole e competente in grado di salvare la Fondazione, oggi rischiamo di farne due indietro. Questo attivismo del Sindaco è scomposto e rischia di compromettere il lavoro fatto finora. Il Sindaco non è un cacciatore di teste, non ha il potere né la legittimazione per selezionare autonomamente il futuro Sovrintendente: egli ha l’obbligo di salvaguardare l’interesse della città e non quello di tener conto delle proprie convenienze o amicizie.

Lo Statuto della Fondazione è chiarissimo all’art. 10 comma 1.4: spetta al Consiglio di Indirizzo proporre il nominativo all’autorità statale competente in materia di spettacolo per la nomina del Sovrintendente.

Solo il Consiglio di Indirizzo può quindi valutare i candidati e fare una proposta al Ministro per la nomina del Sovrintendente. Nel Consiglio di Indirizzo sono rappresentati, oltre all’amministrazione comunale, alla Regione ed al Ministero, anche i soci privati. Lo spirito dello Statuto è evidente: la Fondazione è uno dei motori culturali e di ricchezza della città ed alla sua corretta gestione, garantita in primis dal Sovrintendente, devono concorrere tutti gli attori, pubblici e privati, che le ruotano attorno.

Questa ‘selezione’ operata dal Sindaco, nonostante egli sia Presidente di Fondazione, non trova alcun fondamento nella legge e nello Statuto e deve essere ricondotta quanto prima possibile all’interno del Consiglio di Indirizzo.

Non ci muove un desiderio di sterile contrapposizione al Sindaco: qui è in gioco il destino di una delle più storiche, importanti ed invidiate realtà culturali della nostra città. Come ha sempre affermato il Partito Democratico veronese, e ribadito più volte anche dall’on. Dal Moro, occorre individuare la migliore candidatura che per competenza, esperienza, managerialità e visione internazionale possa rilanciare la nostra Fondazione. In questa situazione difficile, grave ed urgente, sarebbe opportuno e auspicabile che il Sindaco individuasse con l’unanimità del Consiglio di Indirizzo una figura da proporre al Ministero, senza colpi di mano inopportuni se non addirittura illegittimi che ancora una volta danneggerebbero la nostra città.

Confidiamo quindi che prevalga il buon senso anche da parte del Sindaco, evitando forzature che rischiano di mettere in difficoltà il Ministro al quale, comunque, spetta l’ultima parola sulla nomina del Sovrintendente.

Alessio Albertini, segretario provinciale PD Verona
Orietta Salemi, segretario comunale PD Verona