Approvato primo stralcio del Piano Nazionale sul dissesto idrogeologico

Pubblicato da il 27 Novembre 2014 0 Commenti

E’ stato presentato a Palazzo Chigi il primo stralcio del Piano Nazionale 2014-20 per il dissesto idrogeologico. Il Piano prevede oltre un miliardo di euro per 69 interventi per la sicurezza nelle città e aree metropolitane, al fine di ridurre il rischio allagamenti e frane.

Per Roma, Milano, Napoli, Torino, Bari, Firenze, Bologna, Genova, Reggio Calabria, e per Cagliari, Messina, Palermo e Catania è scattato un piano di prevenzione e di opere o progetti prevedendo un anticipo di finanziamento del piano nazionale sostenuto dalla garanzia dei 110 milioni presenti nel Dl Sblocca Italia. Il criterio di scelta tiene in considerazione il fatto che le Città metropolitane hanno la maggiore concentrazione di abitanti e il maggior consumo del suolo e quindi sono le più soggette alle conseguenze dei cambiamenti climatici. I 69 interventi già cantierabili per 1.063,65 milioni sono stati individuati dalle Regioni con il supporto tecnico e scientifico delle Autorità di bacino, sulla base delle mappe di rischio di Ispra e Cnr, coordinati dalla Struttura di missione #italiasicura.

Complessivamente per l’intero territorio nazionale è previsto nel periodo 2014-2020 un investimento di 9 miliardi: 5 miliardi del Fondo Sviluppo e Coesione, 2 miliardi di cofinanziamento delle regionali e con fondi europei, e altri 2 miliardi sbloccati dalla struttura di missione dai fondi assegnati e non spesi negli ultimi 15 anni. Nella legge di stabilità è previsto inoltre per i Comuni l’abbattimento del 70% e la priorità verrà data a edilizia scolastica e dissesto idrogeologico. Gli interventi per la messa in sicurezza delle aree metropolitane riguardano 1.130 comuni dove vivono oltre 21 milioni di persone, circa il 40% della popolazione italiana. Nel corso dei lavori sono state anche esaminate puntualmente le singole necessità delle diverse aree metropolitane, ed è stata accolta con soddisfazione il primo fondo per 10 milioni nel Collegato Ambientale per l’abbattimento e la delocalizzazione di edifici in aree fluviali.

Lo Stato e la Pubblica amministrazione hanno avviato una filiera di responsabilità che parte dal Governo, passa dai Presidenti delle Regioni nominati Commissari contro il dissesto, e dai cittadini che finalmente hanno la possibilità di controllare lo stato di avanzamento dei cantieri dal sito italiasicura.governo.it.
Diego Zardini
deputato PD