Scavi Scaligeri: nessuna ragione per chiuderli

Pubblicato da il 27 Novembre 2014 0 Commenti

Non c’è nessuna ragione, a parte quella di una sciagurata e inconfessabile volontà politica, perché gli scavi scaligeri e l’area espositiva debbano chiudere per non riaprire mai più. L’accordo di programma sottoscritto tra Comune e Fondazione Cariverona nel maggio 2011 tutela sia il sito archeologico, che resta patrimonio inalienabile, sia il Centro Internazionale di Fotografia, che Cariverona si è impegnata ad ospitare gratuitamente per 15 anni. L’accordo di programma ribadisce inoltre la prevalenza della funzione culturale e museale per il compendio del Capitanio. I dati aggiornati mostrano un trend nettamente positivo per il polo archeologico-espositivo: dal 2007 ad oggi sono raddoppiati sia i visitatori che gli incassi. I primi sono passati dalle 10.051 unità del 2007 alle 38.321 del 2013 con una punta di 48.869 visitatori nel 2012 (al settembre 2014 sono 25.275). Gli incassi sono aumentati dai 24.249 euro del 2007 ai 70.490 euro del 2013 con una punta di 145.316 euro nel 2012. Al settembre 2014 il polo ha incassato 47.611 euro. Positivo anche l’andamento dell’attività didattica con 114 classi coinvolte nell’anno scolastico 2013-2014 a fronte delle 71 del 2009-2010. I Compleanni al Museo sono saliti da 17 a 32 all’anno nel periodo 2007-2013. Tra le altre iniziative che il centro ha sviluppato c’è anche una collaborazione con l’Istituto tecnico Guglielmo Marconi che ha previsto la realizzazione di una applicazione di realtà virtuale per smartphone capace di mostrare la collocazione originaria degli oggetti a partire da una fotografia dei reperti.

Eppure, il PD ha acquisito un provvedimento di giunta nel quale il Sindaco, in modo poco chiaro, ritiene che una parte dei servizi attinenti al Centro Internazionale di Fotografia dovranno cessare dal maggio 2015. Il Partito Democratico pretende pertanto che l’amministrazione chiarisca quali sono le sue finalità. Per questo chiede la convocazione di una commissione consiliare a cui dare carattere di urgenza.

Se la questione è soltanto economica, è possibile trovare soluzioni alternative sfruttando il ricco archivio fotografico del Centro Internazionale di Fotografia con cui allestire, per esempio, una mostra permanente. Ma se la questione è di tipo politico vogliamo sapere: qual è l’intenzione del Sindaco e dell’amministrazione? Che tempi si prevedono per il rilancio dell’area? A quanto ammontano i costi effettivi delle utenze del Centro Internazionale di Fotografia? Vogliamo evitare che si verifichi anche per compendio del Capitanio lo stesso destino sottotono vissuto con la valorizzazione museale di Palazzo Forti.

La segretaria cittadina PD
Orietta Salemi

I consiglieri comunali PD
Michele Bertucco ed Elisa La Paglia