Più spazio alle donne in politica

Pubblicato da il 21 Settembre 2014 0 Commenti

Il Partito Democratico veneto ha depositato lo scorso 18 settembre un progetto di legge per introdurre la doppia preferenza di genere nel sistema elettorale regionale.

“Riequilibrare la rappresentanza politica dei due sessi all’interno del Consiglio Regionale del Veneto è un’esigenza non più differibile”, afferma il capogruppo del PD, Lucio Tiozzo. “Ancora oggi, le donne venete sono ampiamente sottorappresentate in Consiglio Regionale. La limitatissima presenza di donne nel luogo in cui vengono prese le decisioni sul Veneto costituisce un limite che non ci possiamo più permettere”, prosegue Tiozzo. “Perché, se da un lato viene a mancare la piena rappresentatività della società veneta, dall’altro rinunciamo al contributo, alle energie e alle intelligenze delle donne, ovvero di una parte estremamente dinamica e attiva della nostra società”.

La nuova regola della doppia preferenza di genere rende maggiormente possibile il riequilibrio, ma non lo impone. Si tratta quindi di una misura promozionale, ma non coattiva, lasciando piena libertà di voto ai cittadini.

Nella proposta di legge presentata dal PD, infatti, l’espressione della doppia preferenza è meramente facoltativa per l’elettore, il quale può esprimerne una sola, indirizzando la sua scelta verso un candidato dell’uno o dell’altro sesso. Solo se decide di avvalersi della possibilità di esprimere una seconda preferenza, la scelta dovrà cadere su un candidato della stessa lista, ma di sesso diverso da quello del candidato oggetto della prima preferenza. Nel caso di espressione di due preferenze per candidati dello stesso sesso, l’invalidità colpisce soltanto la seconda preferenza, ferma restando pertanto la prima scelta dell’elettore.

Tecnicamente, il progetto di legge modifica l’articolo 20 della legge regionale 16 gennaio 2012, numero 5, intitolata “Norme per l’elezione del presidente della giunta e del consiglio regionale”.

Gruppo Regionale Veneto

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Il deposito (18 settembre 2014),della Proposta di Legge per l’introduzione della doppia preferenza di genere e modifica dell’articolo 20 della legge regionale 16 gennaio 2012, n. 5 “Norme per l’elezione del presidente della Giunta e del Consiglio regionale” da parte del Gruppo Consiliare del PD, segna un importante passo di democrazia che viene richiesto alla Regione Veneto.

Le Democratiche Venete fin dall’approvazione della L.R. 5/12 hanno sempre posto il tema del riequilibrio della rappresentanza, sostenendolo in tutte le sedi e ad oggi la risposta a questa esigenza non è più procrastinabile. Nel 2012 con la bocciatura dell’emendamento sulla doppia preferenza, già allora presentato dal PD, è stata persa un’occasione, ma oggi si rinnova la possibilità di mettere in campo le energie e l’intelligenza delle donne anche in Consiglio Regionale.

Con questa Legge si vuole offrire all’elettrice/elettore la possibilità di esprimere due preferenze al momento di votare per il rinnovo del Consiglio Regionale, purchè siano della stessa lista e di genere diverso.

Le Democratiche Venete plaudono all’operato del Gruppo PD in Regione Veneto ed auspicano una veloce approvazione del testo depositato. La maturità politica del Partito Democratico si conferma nell’elaborazione di questa proposta di legge che riconosce l’importanza dell’affermazione dell’articolo 51 della Costituzione che recita:

«Tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini».

Raffaela Salmaso
Portavoce Regione
Democratiche del Veneto