Verona ad alta velocità

Pubblicato da il 30 Agosto 2014 0 Commenti

“Non esiste nessun passo indietro sull’alta velocità, essenziale per Verona e tutta la sua area metropolitana. Viene confermato un principio corretto adottato dal Governo già con l’edilizia scolastica: le risorse vengono riservate oggi alle opere immediatamente cantierabili. Poiché della tratta Brescia-Padova dell’alta velocità non esiste nemmeno il progetto, è normale che le risorse siano destinate alle tratte più avanzate nella progettazione”.

Così il segretario provinciale PD Alessio Albertini risponde alle preoccupazioni emerse in merito al finanziamento della Tav sul Corridoio 5. “Piuttosto lavoriamo a tutti i livelli affinché venga rafforzato il ruolo di Verona sia per quanto riguarda il Corridoio Nord-Sud, con i cantieri del tunnel del Brennero, opera vitale per il nostro tessuto produttivo e logistico, sia con riferimento alla Brescia-Padova, che dovrà tenere in grande considerazione il nodo di Verona, incrocio dei corridoi 1 e 5″ conclude Albertini.

Aggiunge la parlamentare veronese Alessia Rotta, che sta seguendo i finanziamenti a stretto contatto con il Governo: “Se 90 milioni sono pochi? Servono a salvare un’opera per la quale se qualcuno ha lottato non lo abbiamo sentito, se non rilasciare dichiarazioni minacciose. Il Governo sta supplendo a decisioni non prese troppo a lungo. La regione, mi sembra, non ha nulla da offrire, non un piano, non una strategia e Verona appare piuttosto isolata”.

Il sindaco di San Giovanni Lupatoto Federico Vantini sottolinea la grande opportunità per il territorio scaligero: “Il progetto di alta velocità che tocca Verona non è solo una questione della città, diventa assolutamente strategico per i comuni della cinta come San Giovanni (e altri) che contano eccellenze produttive di primo livello sul proprio territorio e che la città non è più in grado di sostenere. Il passaggio della Tav deve essere visto come principale opportunità di infrastruttura che dia la spinta necessaria per portare Verona da città provinciale a capitale europea. L’asse/incrocio delle dorsali 1 e 5 che è stata la chimera della politica veronese degli ultimi 30 anni può diventare realtà e mentre le forze politiche di governo della città si lamentano, il PD ne sarà protagonista”.