Lago di Garda, progetto nuovo collettore

Pubblicato da il 2 Aprile 2014 0 Commenti

“Il nuovo collettore è fondamentale per il futuro dell’ecosistema del Garda. Anzi, è ‘la condizione’ per la crescita e lo sviluppo ambientale e turistico economico di quel territorio, lustro per l’intero Paese”, dichiara Vincenzo D’Arienzo, deputato PD.

Considerati i risvolti e il rilevante investimento, non ci sono dubbi che sul progetto vanno coinvolti gli Enti locali diretti, le Regioni che vi si affacciano, il Governo e le Istituzioni Europee.
Dice D’Arienzo: “Alle Regioni chiedo di portare sin da subito al tavolo della Conferenza Stato Regioni le prime valutazioni, in modo da suscitare il primo interesse in merito e, quindi, favorire l’istruttoria. Credo sia oltremodo utile e necessario un coordinamento nazionale del Governo attraverso un tavolo di concertazione nell’ambito del quale affrontare l’argomento e prendere le dovute decisioni”.

L’obiettivo è quello di creare una forte sinergia per definire l’infrastruttura in questione un’opera di interesse nazionale e inserirla successivamente nella cd. Legge-obiettivo ed avviare, quindi, le procedure per i finanziamenti del CIPE ed eventualmente anche quelli europei.

“Questo tavolo di concertazione, peraltro altamente simbolico anche per l’interesse che l’Italia riserverebbe al Lago di Garda, potrà comprendere ulteriori riflessioni sulle necessarie tutele per l’intero ecosistema, ovvero iniziative che vanno ben oltre il collettore e che pongono il Benaco al centro di un complessivo progetto di riqualificazione ambientale, turistica e culturale”, prosegue D’Arienzo. In conclusione, “l’opportunità di un mirato interesse consentirebbe una politica di sistema di cui il Lago di Garda ha sempre sofferto la mancanza”, ripete D’Arienzo.