I deputati PD intervengono sull’Arsenale

Pubblicato da il 27 Marzo 2014 0 Commenti
Dopo la visita della Sottosegretaria all’Arsenale, i deputati PD  concordano con le conclusioni della rappresentante del governo: ”Nessun pregiudizio sul partenariato pubblico privato, ma il progetto del Comune è da ripensare e i deputati PD sono già attivi, la Sottosegretaria ha già fissato la data per un nuovo incontro di lavoro”.
 
La Sottosegretaria: ‘Nessun pregiudizio verso i privati, ma al progetto serve un’ anima e deve essere condiviso coi cittadini. Una pluralità di destinazioni non omogenee tra loro può trasformare il luogo in un centro commerciale’.
Il Capo segreteria: ‘Per accedere ai fondi europei non si può chiedere di finanziare una scuola materna’ 
A distanza di qualche giorno dalla visita a Verona della Sottosegretaria Borletti Buitoni, ci  sembra importante ed utile soffermarci su alcuni punti, secondo noi salienti, del sopralluogo all’Arsenale Asburgico.
Il rappresentante del Governo da alcuni mesi era stato interessato del tema dell’Arsenale Asburgico di Verona dai deputati Veronesi del PD ed il sopralluogo era nato dalla volontà dei deputati veronesi e della Sottosegretaria di far prendere al Governo coscienza piena dell’immenso valore storico-artistico dell’Arsenale, del precario stato di conservazione, di conoscere direttamente le intenzioni dell’attuale amministrazione comunale, di valutare le immani potenzialità del recupero e riutilizzo del bene in questione, consentire all’amministrazione e alla città di uscire da un respiro corto e localistico, quando si pensa ad interventi di tale portata. Obiettivo primario della visita non era pertanto solo il reperimento di fondi ministeriali, questione pure affrontata nell’intervento della rappresentante del governo. A chi era presente è parso chiaro che i veri obiettivi proposti sono stati raggiunti.
La Sottosegretaria, con grande disponibilità e passione, ha ascoltato tutti i tantissimi convenuti. Ha espresso grande preoccupazione per lo stato di degrado riscontrato, colpa di una ultradecennale scarsa visione della classe politica che ha lasciato deperire l’Arsenale, che avrebbe potuto essere una grandissima attrazione turistica, fatto tristemente vero, in particolare dopo che dal 2007 l’Amministrazione ha cambiato progetto almeno tre volte, perdendo un sacco di tempo preziosissimo.
La Sottosegretaria ha sollecitato tutti a trovare il coraggio di raggiungere una larga condivisione sul progetto di recupero e valorizzazione di un patrimonio della memoria della Città, forse perché fin qui questo sforzo non è stato seguito con adeguata convinzione.
Ha esplicitamente sollecitato tutti a trovare una destinazione d’uso in grado di conservare l’anima del bene, ha inoltre invitato ad individuare un filo conduttore tra la parte di bene che andrà al privato e quella che rimarrà al pubblico, ha evidenziato come non sia possibile conservare l’anima del bene se ci saranno destinazioni plurime e scollegate tra loro, altrimenti si rischia di trasformare il bene in un centro commerciale senza alcun’anima.
Poiché il Vicesindaco ha affermato che le destinazioni d’uso sono ancora in una fase di valutazione, la Sottosegretaria ha invitato tutti a condividere una destinazione all’altezza delle necessità.
Appare del tutto evidente che la previsione del Project financing di destinare l’Arsenale alla scuola di moda, al Gambero Rosso, ad una sala polivalente, a spazi per la Circoscrizione ed a scuola materna rappresenta un coacervo informe e confuso, che non raccoglie né l’eredità del luogo, né costruisce un nuovo genius loci e NON può certo dirsi coerente con le considerazioni della Sottosegretaria.
Inoltre, se in un momento storico come il presente è difficile pensare ad un recupero con soli fondi pubblici, è vero che sono fondamentali i contributi che possono arrivare dai privati, ma tali fondi devono inquadrarsi in un progetto armonico tra memoria storica, attrazione turistica e congiuntura economica.
Quindi giusto non avere alcuna pregiudiziale verso il contributo privato, pregiudiziale che il PD non ha mai avuto né vuole avere – lo ribadiamo – ma il progetto proposto, all’esame del Consiglio Comunale, è da ripensare complessivamente.
Infine, senza le false promesse cui altri governi ci avevano abituato, la Sottosegretaria ha confermato con grande chiarezza che è sua ferma intenzione mettersi subito al lavoro, assieme ai colleghi deputati veronesi, per vagliare ogni possibilità di aiutare l’amministrazione comunale nell’individuazione di eventuali risorse esterne, a partire dai fondi europei, dai fondi dell’8 per mille, con la precisazione venuta dal suo Capo di Segreteria che è palese che per accedere a fondi europei, occorre cambiare progetto, dato che quei fondi non possono finanziare al contempo un ‘piatto misto’, spartito tra scuola materna e Gambero Rosso.
Il PD ha sempre lavorato e continuerà a lavorare con grande determinazione per un intervento sì urgente, ma anche complessivo ed armonico che veda una condivisione ampia, a partire dalla città, circa le destinazioni d’uso che raccolga l’identità del luogo, coordinando questa scelta con le altre destinazioni previste per gli altri ‘contenitori’.
Diamo attenzione in questo senso all’apertura del Vicesindaco in merito all’ipotesi museale (museo asburgico e/o del risorgimento), che raccoglie la storica proposta del PD di un polo museale e culturale polifunzionale, cui potrebbe essere accompagnata la proposta già presente nel Piano Chipperfield, di un centro congressuale.
Su questi presupposti, con una progettualità di altissimo profilo pubblicistico, si può valutare il rapporto con i privati, che deve reggere su un piano economico sostenibile, elemento essenziale per la riqualificazione piena dell’Arsenale di Verona.
I deputati PD
Diego Zardini
Alessia Rotta
Gianni Dal Moro
Vincenzo D’Arienzo

 

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