Salviamo le officine ferroviarie

Pubblicato da il 31 Dicembre 2013 0 Commenti

“SALVIAMO I POSTI DI LAVORO DELLE OFFICINE FERROVIARIE VERONESI”.
Approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale del Veneto, venerdì scorso 27 dicembre, la mozione proposta da tutti i capigruppo del Consiglio Regionale del Veneto.
Questo il testo:

MOZIONE: SALVIAMO I POSTI DI LAVORO DELLE OFFICINE FERROVIARIE VERONESI

Il Consiglio Regionale del Veneto

Premesso che:
Il 7 gennaio 2014 è stato convocato presso il Ministero per lo Sviluppo Economico un incontro con le Organizzazioni Sindacali sul futuro delle Officine Ferroviarie Veronesi SpA;

le Officine Ferroviarie Veronesi SpA stanno vivendo una situazione di crisi drammatica dovuta alla scelta da parte della proprietà in data 8 Aprile 2013 di avviare la procedura di concordato preventivo e di chiudere l’attività lavorativa. Dal 5 maggio 2013 i 205 lavoratori sono in cassa integrazione a zero ore.

Preso atto che:
la relazione del Commissario Giudiziale, protocollata presso il Tribunale di Verona lo scorso 18 dicembre, si conclude sottolineando che “non sussistono le condizioni previste dall’Art. 27 del D.Lgs. n.270/1999 per ipotizzare un concreto effettivo recupero dell’equilibrio economico finanziario dell’attività imprenditoriali della Società OFV”;

la relazione, se non saranno prodotte osservazioni che possano mettere in discussioni le tesi del Commissario, sarà elemento di valutazione per il Presidente del Tribunale di Verona per emettere la sentenza, la quale avverrà trascorsi entro 30 giorni dal deposito della relazione (depositata il 18 dicembre 2013).

Tenuto conto che:
dalla lettura dalla relazione emerge che le valutazioni del Commissario sono state prodotte considerando solo l’anno 2012. Anno particolare per l’azienda, in quanto l’organico era di 464 occupati (compreso la sede di Castelfranco Veneto), di cui la metà con contratto di somministrazione. Queste dimensioni erano palesemente eccessive e hanno, di fatto, aumentato il “costo ora commessa”. Altro dato che ha alzato il “costo ora commessa” è stato il ritardo con cui l’Ansaldo consegnava il materiale creando dei ritardi nella consegna delle carrozze e facendo aumentare il numero di ore per commessa;

nell’incontro con i Rappresentanti dei Lavoratori del 23 dicembre u.s. è emerso che il “costo ora commessa” si possa ridurre concretamente con due azioni. L’una, garantire maggior produttività nel lavoro e questo avviene se il materiale per l’elaborazione della commessa viene consegnato nei tempi corretti, se l’organico è proporzionato ai volumi e se i fornitori sono pagati nei termini contrattuali. L’altra prevede da Treni Italia un revisione del “prezzo ora commessa” in quanto i 35€ previsti sono decisamente bassi.

Verificato che:

L’Amministratore delegato Zeno Maria Sartori di Officine Ferroviarie Veronesi Spa ha dichiarato che, tra le osservazioni che produrrà alla relazione presentata dal Commissario Straordinario, per dimostrare che l’attività può proseguire, ci sarà un piano industriale (elaborato da una società di servizi terza).

Considerato che:

il Ministero per lo Sviluppo Economico dovrà chiarire al tavolo del 7 gennaio 2014 se ritiene strategico il settore industriale del materiale rotabile in Italia e quali aziende presenti sul territorio nazionale presentano le caratteristiche per poter operare nei prossimi anni.

Tutto ciò premesso,

IMPEGNA

la Giunta Regionale ad attivare tutte le iniziative, in collaborazione con i Parlamentari Veneti, la Provincia e il Comune di Verona, nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico per fare in modo che l’incontro del 7 gennaio 2014:

– garantisca la continuità operativa ed aziendale delle Officine Ferroviarie Veronesi SpA;
– venga riconosciuto il ruolo strategico del settore industriale del materiale rotabile in Italia

I Capigruppo del Consiglio Regionale del Veneto

Tags: ,